Si auto definisce un "torredellago dipendente", per questo non sentendo mai nominare la frazione – di cui è stato anche presidente di circoscrizione – nelle interviste realizzate in occasione dell’omaggio a Giacomo Puccini, andato in scena nell’ambasciata italiana a Bruxelles, Athos Pastechi è andato su tutte le furie. "Si è parlato di Lucca, dove il Maestro è nato. E – dice – nemmeno un accenno alla terra in cui ha scelto di vivere, e dove ha composto i suoi capolavori. E per di più all’evento non era presente nemmeno il sindaco di Viareggio. Un bello sgarbo per la città e le sue istituzioni".
Pastechi, cosa intende per sgarbo?
"A Bruxelles, la città dove si è spento Puccini cent’anni fa esatti, è stato organizzato un evento dal respiro internazionale a cui ha presenziato il sindaco di Lucca Pardini (anche presidente della Fondazione Giacomo Puccini), e c’erano alcuni consiglieri comunali della Lega, anche di Torre del Lago, e regionali. Ma nessuno dell’amministrazione di Viareggio. Se l’evento fosse stato organizzato dell’ambasciata italiana a Bruxelles si tratterebbe di uno sgarbo istituzionale. Ma non credo sia andata così...".
E cosa crede?
"Che se questo evento, come immagino, è stato organizzato dalla Fondazione Puccini di Lucca e dalla Lega il mancato invito al sindaco di Viareggio, o ad uno suo delegato, sia un vero e proprio sgarbo politico".
Fatto per...
"Evidentemente siamo in piena campagna elettorale per le Europee e qualcuno spinge su Lucca".
Ma cosa pensa, invece, di queste celebrazioni pucciniane?
"Sono un appuntamento grandioso per Torre del Lago e Viareggio. Ma personalmente penso che purtroppo non si stia facendo abbastanza per valorizzare questo anniversario come, invece, sarebbe opportuno".
A cosa si riferisce? Ai cantieri aperti sul Belvedere che nelle festività pasquali hanno accolto i turisti in visita alla Villa Museo del Maestro?
"Purtroppo i lavori sono rimasti bloccati per tre mesi a causa delle controversie sollevate dal sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi e dall’ex consigliere comunali Barbara Paci. Hanno fatto una grande confusione, e poi hanno lasciato il loro incarico. Ma il punto è che non si intravedono, al momento, nemmeno manifestazioni adeguate dedicate a Puccini e alla sua Torre del Lago".
Cosa poteva essere fatto, che invece non è stato fatto?
"Penso che sarebbe stata una buona occasione per investire e commissionare una grande scultura dedicata al maestro, da collocare nella piazza del Popolo dove si incontrano le principali strade della frazione per raccontare, a chiunque arrivi o attraversi Torre del Lago, che questo era il paese in cui Puccini aveva scelto di vivere e da cui ha tratto ispirazione. L’ufficio cultura del Comune qualche risorsa a disposizione ce l’ha e, comunque, in tanti sarebbero stati disponibili anche a contribuire".
Tutto qui?
"Non c’è ancora un programma di eventi per valorizzare la figura del Maestro legata alla sua Torre del Lago, e siamo a marzo".
Lo sa che le sue considerazioni faranno arrabbiare più di qualcuno?
"Secondo lei non lo so? Però vorrei che Torre del Lago non perdesse questa occasione. Tutto qui".