![L’assessore Andrea Cosci e il comandante della Polizia municipale Giovanni Fiori L’assessore Andrea Cosci e il comandante della Polizia municipale Giovanni Fiori](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/ZWQ0ZmU5ZjgtN2VlNy00/0/autovelox-della-discordia-il-comune-al-contrattacco-non-ci-sono-stati-abusi.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
L’assessore Andrea Cosci e il comandante della Polizia municipale Giovanni Fiori
La vicenda dell’autovelox tra l’Aurelia e via Spirito Santo è destinata a proseguire e a riservare altre sorprese. Avverrà soprattutto nelle aule giudiziarie, sebbene per motivi diversi. Da una parte ci sono i cittadini sanzionati che andranno alla carica dopo che il Giudice di pace di Lucca ha annullato una decina di multe in quanto il dispositivo è autorizzato ma non omologato. Dall’altra c’è il Comune che difende invece la regolarità del dispositivo, in funzione dal settembre 2018, e annuncia di voler ricorrere in appello per ribaltare la sentenza di primo grado. Parola dell’assessore alla polizia municipale Andrea Cosci.
"Gli autovelox – spiega – sono strumenti di sicurezza per la circolazione. Lo dimostra il fatto che, laddove sono stati attivati, gli incidenti sulla nostra rete viaria sono sensibilmente diminuiti, quando non addirittura azzerati. Nel caso specifico, il Giudice di pace ha disposto l’annullamento di soli tre verbali. Ciò conferma la corretta interpretazione delle procedure attuate dall’amministrazione e dalla Polizia municipale, oltre alla sostanziale regolarità del ’lavoro’ di questi dispositivi che restano, tuttora, a norma. Lo ha ribadito anche Anci: a fine gennaio ha invitato i comuni di tutta Italia ad attenersi all’ultimo parere dell’Avvocatura generale dello Stato dove si prospettava la piena omogeneità tecnica e amministrativa fra le procedure di omologazione e quelle di approvazione degli autovelox. Abbiamo quindi la serenità e la consapevolezza di non aver compiuto alcun abuso – conclude – e con l’avvocatura comunale stiamo valutando i termini di ricorso a tutela sia dell’ente, sia dei cittadini che, a fronte di questo ’precedente’ reso in una situazione giuridicamente molto nebulosa a livello nazionale, potrebbero essere indotti a intraprendere azioni simili con il rischio di riceverne più costi che benefici".
Di altro avviso gli avvocati, tra cui Gian Luca Santini, con studio a Lido di Camaiore. Anche lui ha curato il ricorso di molti cittadini e ritiene che il principio sancito nel 2024 dalla Cassazione possa segnare una svolta. "L’autovelox di Pietrasanta ha ’battezzato’ un po’ tutti – dice – e ormai sappiamo che là dobbiamo rallentare. Ma quando è uscita la sentenza della Cassazione ho intuito che questi dispositivi hanno bisogno di una verifica. Ovunque verranno messi in regola: c’è però una ’finestra’ che i cittadini possono sfruttare, essendo legittimati a fare ricorso. All’epoca portai avanti 50-60 ricorsi, vincendone 4 o 5 per gli stessi vizi di forma. Si parlò anche di omologazione ma non fu presa in considerazione, e comunque non mi sono mai appellato alle sentenze perché era un azzardo. Non me la sentivo di forzare la cosa, anche per il rischio di veder raddoppiati gli importi, ma ora con queste cause-pilota si può fare".