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Bagno Gilda, dopo il rogo ristorante subito riaperto: 'Prima i clienti'

I figli dei titolari dello stabilimento bruciato sabato hanno voluto riaprire subito il ristorante facendo servizio alle tende in spiaggia

Forte dei Marmi, il ristorante Gilda allestito sotto le tende(Foto Umicini)

Forte dei Marmi, 31 maggio 2021 - «Non abbiamo nessuna intenzione di fermarci dopo quello che è successo la scorsa notte. Abbiamo molto insistito con i nostri genitori perché oggi (ieri, per chi legge) aprissimo regolarmente e accogliessimo in qualche modo i nostri clienti". Lo avevano annunciato sui social che avrebbero riaperto immediatamente il ristorante Gilda dopo il terribile incendio che lo ha devastato all’alba di sabato mattina. E così hanno fatto. Edoardo e Nicolò Di Giovanni, i figli dei gestori dello stabilimento balneare dei vip a Forte dei Marmi hanno riaperto il locale. "Come segno di ripartenza e di continuità", ci tengono a dire. Fa uno strano effetto vedere da una parte lo scheletro della struttura in legno andata in cenere – circondata dal nastro bianco e rosso che determina l’area sotto sequestro – e dall’altra le auto in sosta e la vita che sia rianima. Per accogliere i clienti sono stati montati tende e gazebo sulla spiaggia. E i primi clienti – complici il sole di ieri mattina e la temperatura quasi estiva – sembrano aver gradito. "Vengo da Firenze – ci dice un commensale arrivato insieme alla famiglia – Avevo saputo del terribile incendio. Poi ho letto i messaggi sui social con cui i proprietari manifestavano la volntà di tenere aperti e allora ci siamo detti: perché no? Andiamo lo stesso a Forte dei Marmi". E non se ne sono pentiti. Né lui né gli altri clienti. Intanto ovviamente va avanti anche l’inchiesta della magistratura sul terribile rogo di sabato mattina. All’esame degli inquirenti le immagini delle videocamere della zona. Ci vorrà un po’ di tempo per capire esattamente le cose, ma al momento la tesi più probabile è che le fiamme siano accidentalmente partite da un malfunzionamento della stufa a forma di fungo. Da lì le lingue di fuoco alte venti metri che hanno incendiato l’alba di Forte dei Marmi. Ma non scoraggiato la famiglia Di Giovanni-Tabarani che si è rimboccata le maniche e ha già fatto ripartire l’attività. Chapeau. r.v.