REDAZIONE VIAREGGIO

Balneazione senza divieti Tutte ok le analisi Arpat Ma se piove tornano i guai

I cartelli di proibizione erano stati messi nel weekend alle foci dei canali. In pochi giorni la situazione si è normalizzata. Irrisolti i problemi degli scarichi.

Balneazione senza divieti  Tutte ok le analisi Arpat  Ma se piove tornano i guai

Balneazione senza divieti Tutte ok le analisi Arpat Ma se piove tornano i guai

Buone notizie. Ieri pomeriggio sono arrivati i risultati delle nuove analisi dell’Arpat e tutta la costa versiliese è tornata balneabile. Nello scorso weekend i test di laboratorio sui campioni d’acqua marina erano risultati positivi per l’escherichia coli alle foci dei canali: in particolare Fossa dell’Abate, Motrone e Fiumetto. Da ieri ser ai cartelli di divieto sono stati rimossi.

I nuovi prelievi Arpat per le controanalisi erano stati effettuati il 19 giugno. L’incidente che aveva scatenato nuove polemiche tra politici e associazioni dei balneari è stato superato. Almeno fino a quando non pioverà di nuovo. Perché il prelievo di routine del 15 giugno era caduto subito dopo ingenti piogge, che duravano da settimane. Appena 4 giorni dopo, che sono stati baciati dal sole, i colibatteri sono spariti, o piuttosto tornati sotto la soglia di attenzione. E’ la migliore dimostrazione, se ce ne fosse bisogno, che i divieti temporanei scattano in Versilia a causa della mancanza di fogne, o di collegamenti coi depuratori, o di sversamenti degli impianti per l’eccesso di acque piovane.

Le polemiche hanno riacceso vecchie dispute – l’estate torrida di un anno fa senza piogge per mesi ovviamente non ebbe problemi – sull’Accordo di programma della balneazione firmato in Regione nel 2014 e non ancora completato. Sull’Istituto superiore di sanità che, dopo la sospensione cautelativa della sperimentazione con l’acido peracetico, non ha mai convocato il tacolo di confronto con Regione e enti locali. E sul rimpallo di responsabilità dei politici, i cui partiti sono critici o silenti a seconda di chi è alla guida dei Comuni.

La storia non è vecchia, è obsoleta come tante cose del turismo versiliese. Dei colibatteri che finiscono in mare si parla solo quando scatta il divieto Arpat. Invece la salubrità marina dovrebbe essere al primo posto dell’agenda amministrativa di una località che vuole essere tra le prime mete balneari d’Italia e d’Europa. Gli impianti di diffusione dell’acido peracetico, costati parecchio, ebbero dei risultati incoraggianti: l’acido, versato njei reflui dei depuratori e degli scarichi civili che finivano nei fossi, uccideva quasi tutti i colibatteri presenti. Poi però il Ministero della sanità, prima della pandemia, fermò la sperimentazione condotta con l’Università di Pisa per il rischio che fossero danneggiate anche la microflora e la microfauna delle acque dolci. Qundi arrivò il Covid, e dalla fine dell’emergenza nessuno ha più risollevato la questione. Finché non è piovuto abondantemente e, com’era prevedibile, sono tornati i divieti di balneazione. Da ieri invece il bollettino Arpat segna verde, cioè acqua buona, in tutti i punti di pelievo da Torre del Lago a Vittoria Apuana.