FRANCESCA NAVARI
Cronaca

Viareggio, un’aula per ricordare la piccola Anna morta a soli 7 anni

Intitolato uno spazio dell’Istituto Suore Mantellate all’alunna scomparsa pochi mesi fa a causa di un neuroblastoma

I genitori di Anna: papà Andrea Cappellini con mamma Eleonora Nicolini

Viareggio, 8 giugno 2022 - Anna dal sorriso contagioso, Anna che amava ballare e che ha lasciato un patrimonio di disegni coloratissimi. Proprio lei si è dovuta arrendere il 24 novembre scorso a causa di una terribile malattia che ha strappato quell’angelo ai suoi familiari ad appena 7 anni. La scuola primaria delle Suore Mantellate ha voluto ricordare Anna Cappellini intitolandole l’aula magna, in occasione dell’appuntamento di fine anno che, per espressa volontà di mamma Eleonora Nicolini e papà Andrea, ha avuto il sapore della festa.

Nel cortile gli ex compagni di classe si sono riuniti: c’è chi ha dedicato ad Anna una filastrocca e poi tutti a cantare in coro "Per te" di Jovanotti. Qualche singhiozzo tra genitori ed insegnanti di fronte alla dolce allegria dei piccoli che sventolavano in aria cuoricini e stelle colorate. La festa è stata un vero omaggio a quella bellissima bambina che era palpabilmente presente al girotondo di musica ed emozioni. La festa si è conclusa poi con l’animazione della truccabimbi Angela Koltar e con le dolcezze proposte dal carretto della Gelateria Emma.

"Volevamo che tutto si svolgesse in un clima di spensieratezza – evidenzia mamma Eleonora che non è riuscita a trattenere le lacrime – perchè Anna avrebbe voluto così".

Le famiglie dell’Istituto Suore Mantellate hanno fatto un’importante donazione alla Fondazione Tommasino Bacciotti di Fiesole che porta avanti il Progetto case accoglienza con il quale, sulla base di una convenzione triennale con la Fondazione Mayer , sono messe a disposizione gratuitamente alle famiglie dei bambini ricoverati al Meyer, 16 appartamenti e miniappartamenti per alloggiare i genitori durante la degenza dei figli. Anna si è ammalata ad appena 8 mesi e la sua vita è stata una convivenza con la malattia: 18 cicli di chemio, 2 di radioterapia e 3 interventi per arginare il neuroblastoma. Nonostante quell’ingiusto viavai ospedaliero, i genitori non le hanno fatto mancare niente, compreso l’ultimo disperato viaggio a Lourdes con mamma Eleonora. Che ha già in mente di istituire una borsa di studio per la danza. Dedicata a quella dolce figlia che ha attraversato la vita in punta di piedi, ma con un forza dirompente.