REDAZIONE VIAREGGIO

Bancarotta fraudolenta, sentenza ribaltata

Assolti "per non aver commesso il fatto" i coniugi che gestivano la Fornaciari carta

Assolti dopo una condanna in primo grado per bancarotta fraudolenta. Finisce così il processo d’Appello a carico degli imprenditori Paolo Fornaciari e Cristina Tremolanti che ieri – dalla Corte della terza sezione penale del tribunale di Firenze – hanno ottenuto un verdetto di assoluzione "per non aver commesso il fatto"

Una vicenda giudiziaria lunga 9 anni: era il 19 ottobre 2012 quando il tribunale ha decretato il fallimento della Fornaciari Carta Retail Srl, con sede legale a Firenze ma operativa nel fondo di via Veneto 164. Un vero punto di riferimento nel settore della carta, dell’imballaggio, agli articoli da ufficio e per la casa. In primo grado il giudice aveva ritenuto Fornaciari e Tremolanti colpevoli di bancarotta fraudolenta, condannandoli alla pena di 3 anni e 6 mesi e al risarcimento del danno nei confronti della curatela fallimentare. Contro la sentenza l’avvocato Antonio Bianchi di Viareggio, che assiste la coppia, ha proposto il ricorso in Appello e i giudici del secondo grado hanno accolto appieno la linea difensiva, riconoscendo – con soddisfazione del legale – l’estraneità dei due coniugi rispetto ai fatti di reato loro contestati.

mdc