La politica è l’arte del possibile. Sosteneva Otto von Bismarck, ex ministro degli Esteri della Prussia, noto ai suoi contemporanei (e anche ai posteri, a dir la verità) come il Cancelliere di Ferro. Ma il più delle volte è l’arte dell’impossibile. Dei sogni e delle promesse. Raccontate e non realizzate. Immaginate e annunciate. Ovviamente a seconda dei punti di vista. E delle prospettive che si hanno. Così, la consigliera comunale e neo segretario della Lega di Viareggio, Maria Domenica Pacchini, dopo l’intervista esclusiva rilasciata ieri dal primo cittadino, Giorgio Del Ghingaro, a La Nazione, afferma che "il sindaco di Viareggio non manca certo di fantasia ed è bravissimo (va riconosciuto) a proprinare più volte ai cittadini i soliti progetti che annuncia e ripete da anni senza mai riuscire a realizzarne uno".
Da qui l’esponente del Carroccio parte con un lungo elenco di opere ferme e invita "tutti coloro che ancora dovessero credere a quanto racconta l’Amministrazione Comunale - sempre meno a dire il vero, sia in città che in Consiglio Comunale dove la maggioranza è risicatissima – ad andare alla piscina comunale che è chiusa dal 2015, a fare due passi allo stadio chiuso anch’esso da anni malgrado gli annunci a più riprese di sindaco ed assessori, a recarsi al mercato ittico anch’esso fermo da più consiliature". "Ma il giro per vedere le cose promesse e non fatte da parte dell’Amministrazione Del Ghingaro – continua il segretario della Lega di Viareggio – può continuare recandosi al mercato che è tristemente abbandonato a se stesso, facendo un salto in Passeggiata, al Teatro Politeama, chiuso sin dal 2018 ed al quale fanno eco il Cinema Eden e tante altre strutture tradizionali della cultura di Viareggio, ed ancora a Torre del Lago, sia al belvedere che sulla marina, per constatarne l’abbandono ed il degrado. Senza dimenticare il porto di Viareggio, una delle prime strutture ad essere lanciata con immaginifici rendering da parte del sindaco ma in realtà ferma da anni sia per quanto riguarda gli approdi che in merito alle infrastrutture viarie come l’asse di penetrazione".
Ma secondo Maria Domenica Pacchini non ci sono solo le opere non fatte. "Va raccontata bene – insiste l’esponente della Lega – anche la storia dell’uscita dal dissesto che in realtà sconta ancora un pesantissimo contenzioso con la Curatela del fallimento della Viareggio Patrimonio per somme oltre 30 milioni di euro e che, ad ogni modo, per la parte definita con gli altri creditori deve dire grazie alle norme procedurali che impongono il taglio dei crediti ed alle risorse che sono giunte dal Ministero, niente quindi avendo a che vedere con il racconto che da tempo fa il sindaco di Viareggio per accaparrarsi meriti non suoi". Infine l’ultimo affondo. "A fronte di questo quadro – conclude Maria Domenica Pacchini – dobbiamo aggiungere uno dei problemi più grandi che la nostra città sconta che è quello dei cattivi rapporti di Del Ghingaro con le maggiori e più importanti istituzioni locali e regionali. Pertanto il giudizio corretto nei confronti del sindaco e della sua Amministrazione Comunale, carte alla mano, non può che essere fortemente negativo e la Lega porterà avanti un’opposizione dura per far sì che questa esperienza Del Ghingaro termini il prima possibile". In fondo è sempre questione di punti di vista. E di promesse. Mantenute o meno lo si scopre dentro le urne. Perché questa è la politica.
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