Qualcuno, ironicamente, a quel singolare ritrovamento ha dato anche un titolo, "Fatti ma precisi", alludendo al probabile gesto da parte di qualche tossicodipendente. In realtà tra la quindicina di siringhe trovate casualmente durante una passeggiata lungo la battigia (nella foto), successivamente appaiate per scattare la foto, ce ne sono molte utilizzate a fini medici. In comune, però, hanno il fatto di essere state trovate in quella che non è la loro destinazione naturale.
"Quello è materiale che viene dal mare – interviene Francesco Verona, presidente del Consorzio mare versilia – come si vede bene dall’usura. Insomma, non sembra siano state utlizzate in loco e poi abbandonate in mezzo alla sabbia. Probabilmente sono state gettate nei fiumi, come avviene purtroppo con le bottiglie di plastica, il rasoio da barba e molti altri oggetti di cui i soliti incivili si sbarazzano in barba alle regole. Devo dire che ultimamente il fenomeno è calato – conclude – visto che puliamo la spiaggia anche in inverno. Rispetto al passato ce n’è di meno, anche dopo le mareggiate e le forti piogge. Speriamo sia questo il trend".
d.m.