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Il “Bayesian” riemerge, recupero del relitto. Partite le operazioni

Serviranno 2 milioni di euro per riportare in superficie il veliero integro. La nave verrà poi messa a disposizione dell’autorità giudiziaria

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Un modello della Bayesian di Perini Navi, come la barca a vela affondata nel palermitano (foto Ansa)

Viareggio, 4 dicembre 2024 – A tre mesi e mezzo dall’inabissamento, sono iniziate le operazioni per riportare in superficie il “Bayesian”, il veliero di 56 metri realizzato da Perini affondato il 19 agosto di fronte alla baia di Porticello, nell’area di Palermo. La nave fu investita in pieno da un fortunale e – per cause ancora da chiarire oltre ogni ragionevole dubbio – nel giro di pochi minuti è stata inghiottita dalle acque, trascinando con sé 7 degli occupanti (sei passeggeri e un membro dell’equipaggio).

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Lunedì scorso, si è tenuto in Capitaneria di Porto a Palermo un primo incontro per il recupero del relitto, che si trova a 50 metri di profondità al largo di Porticello. All’incontro hanno preso parte i tecnici della Guardia costiera e gli avvocati della società dell’imbarcazione. Sono state già richieste diverse offerte da parte di alcune ditte che si occupano di recupero dei relitti per stabilire costi e modalità. Gli aspetti tecnici della delicata operazione devono essere concordati con la Capitaneria di Porto e questi incontri servono proprio per realizzare quel piano di recupero che dovrà avere il via libera da parte degli uffici della direzione marittima.

Stando a quanto riporta il portale Solovela, la Procura e la Capitaneria avrebbero selezionato due dei piani di recupero proposti dagli esperti. L’operazione è prevista per la metà di gennaio del 2025 e dovrebbe richiedere circa cinque settimane, per un costo stimato di circa due milioni di euro.

“L’obiettivo principale è riportare a galla lo yacht perfettamente integro, incluso l’albero di 74 metri, il che rende il processo particolarmente complesso – scrive il portale specializzato –; attualmente il Bayesian è adagiato sul fianco destro e dovrà essere ruotato di 90 gradi per riprendere il suo assetto naturale. Una volta in posizione, la nave sarà imbragata con cavi e sollevata da una gru speciale montata su un pontile galleggiante costruito per l’occasione. La gru dovrà sollevare un peso di circa 473 tonnellate e, in aggiunta ai cavi, saranno utilizzati anche dei palloni che avranno il compito di tenere in assetto la barca sino a quando sarà fuori dall’acqua oltre che a contribuire a far risalire lo yacht”.

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“Durante il recupero bisognerà tenere anche conto dei 18mila litri di carburante ancora presenti nei serbatoi della nave – l’altro aspetto che rende l’operazione particolarmente delicata – e che, se dovessero fuoriuscire, provocherebbero gravi danni ambientali nella zona di Porticello”.

Una volta riportato a galla, il veliero sarà trasferito in un cantiere idoneo per le operazioni successive e messo a disposizione delle autorità competenti. Il superyacht era di proprietà del miliardario Mike Lynch, imprenditore nel campo dell’intelligenza artificiale che ha perso la vita il 19 agosto proprio nell’inabissamento del suo veliero.

 RedViar