Benetti fa salpare il Gruppo Azimut Benetti. E punta sulla sostenibilità

La divisione ha in ordine 8 nuove unità. Il cantiere vara yacht sempre più ibridi

Benetti fa salpare Azimut. E punta sulla sostenibilità

Marco Valle, ceo di Azimut-Benetti

VIAREGGIO

"Con ricavi pari a 1.3 miliardi di euro e un backlog di 2.6 miliardi, abbiano posto le basi per una previsione di crescita del 15% nel prossimo anno nautico". è l’amministratore delegato del gruppo Azimut Benetti ha dato nel corso della conferenza tenuta a Montecarlo a margine della conclusione del Monaco Yacht Show 2024, che si è appena concluso con grande successo. "Questo obiettivo – ha chiosato Valle – è sostenuto da un piano di investimenti da 160 milioni di euro, allocati a supporto delle priorità strategiche dell’azienda per il triennio 2025-2027.

Il Gruppo ha raggiunto questo importante traguardo con l’aiuto degli ottimi risultati della divisione Benetti che conta 58 unità in portafoglio ordini per un totale di 30.900 GT, confermato da Daniela Petrozzi, Sales Director di Benetti. Ma il gruppo è anche impegnato in una forte azione a tutela dell’ambiente con lo sviluppo di materiali capaci di ridurre l’impatto e i consumi. Il cantiere ha introdotto sistemi di elettrificazione all’avanguardia capaci di ridurre i consumi di carburante fino al 20%. Benetti offre la flotta ibrida più ampia del mercato, con il 90% dei modelli disponibili in versione ibrida o diesel-elettrica. Grande attenzione è data anche alla riduzione dei consumi energetici. Il Power Management che ottimizza i carichi elettrici a bordo, i sistemi di recupero di calore e l’utilizzo dell’espansione diretta negli impianti di climatizzazione permette un abbattimento dei consumi dei servizi di bordo fino al 40%. Grazie a un accordo del Gruppo con ENI, l’adozione del biocarburante HVO per tutti gli usi del cantiere ha permesso di ridurre le emissioni di CO2 di 1000 tonnellate/anno. L’HVO, già compatibile con tutta la gamma Benetti, quando usato come combustibile di bordo può portare a una riduzione delle emissioni fino al 90% well-to-wake.

Inoltre, il cantiere offre sempre come proprio standard l’installazione dell’SCR (selective catalytic Reduction) per gli yacht sotto le 500GT, seppur non obbligatorio per legge in tale categoria. Questa scelta, secondo le stime di Benetti, determina una riduzione nell’emissione di NOx dei 2,5t per yacht/anno, oltre a rendere i propri yacht utilizzabili in aree marine protette, così come annunciato da Massimo Casoni, General Manager Benetti.

R.V.