GAIA PARRINI
Cronaca

Bertozzi risponde alle polemiche: "I carri possono anche far ridere"

Il dibattito sull’assenza di tema della costruzione con protagonista Maria De Filippi e il mondo dello spettacolo "È possibile realizzare lavori allegri, non solo drammatici, e che rispecchino il costume di tutta Italia" .

Le immagini de ’La grande condottiera’ di Luca Bertozzi, in concorso tra i carri di prima categoria, sono diventate virali scatenando dibattito e polemiche

Le immagini de ’La grande condottiera’ di Luca Bertozzi, in concorso tra i carri di prima categoria, sono diventate virali scatenando dibattito e polemiche

di Gaia Parrini

"Difendo, a inizio Carnevale, quello che è il mio lavoro e un senso di Carnevale che non è vecchio, ma può essere sempre attuale". Risponde così, Luca Bertozzi, quando dall’altra parte del telefono gli viene chiesto cosa abbia spinto uno come lui, sempre pacato e tranquillo, e lontano dalle polemiche, a sbottare sui social con una reazione e una dichiarazione forse non dura, non offensiva ma sicuramente "diretta", come lui stesso la definisce. Una risposta a chi, tra social e chiacchiere da bar, lo accusa di aver realizzato un carro, “La grande condottiera”, con al centro Maria De Filippi come una Giovanna D’Arco contemporanea e circondata da vip e personaggi simbolo dei suoi programmi televisivi ed entrati nelle case e nella cultura popolare di tutti gli italiani, privo di un tema forte, importante e d’impatto. "All’inizio può sembrare una mera celebrazione ma è più graffiante di tanti altri - commenta Luca Bertozzi - I personaggi di costume, al pari più o meno di quelli di carattere politico, influenzano la popolazione e diventano dei miti di cui il popolo si ricorda, forse anche per più tempo. È un tema che invece, a vedere dai riscontri mediatici e dai commenti in giro a livello nazionale, scaturisce dibattito ed è molto acceso".

Maria De Filippi in versione Giovanna d’Arco è apparsa, in effetti, in soli due giorni, sui social di vip, pagine e magazine nazionali, tra le critiche di chi sostiene che il Carnevale possa e debba essere tanto, e molto di più, e chi, invece, osanna la celebrazione di personaggi del mondo dello spettacolo, come riflessi e fotografia del Paese, in una rappresentazione allegra e giocosa. "Il Carnevale va sempre di più verso lo spettacolo e credo che sia giusto. Non credo che temi come stress, diversità e mali del mondo siano di maggiore interesse. Far sorridere le persone, far fare loro video o foto può avere pari valore per lo spettacolo e il Carnevale, come l’aspetto struggente e drammatico che arriva come un pugno nello stomaco", aggiunge il carrista, su un tema e confronto sempre attuale, e sempre caldo, su cosa e come deve essere la manifestazione. "La mia è una sfida per far esistere anche quel Carnevale che sembra appartenere più all’epoca scorsa, ma che invece ha ancora una sua missione, e si vede".