![Vittoria Paiotti, ex assessore negli anni ’70 con la giunta Cecchi Pandolfini, è a favore del mantenimento della biblioteca nell’attuale sede al Sant’Agostino Vittoria Paiotti, ex assessore negli anni ’70 con la giunta Cecchi Pandolfini, è a favore del mantenimento della biblioteca nell’attuale sede al Sant’Agostino](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/ZWY0NjQ2ZDAtODczMC00/0/biblioteca-il-trasloco-fa-discutere-lex-assessora-paiotti-e-contraria.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Vittoria Paiotti, ex assessore negli anni ’70 con la giunta Cecchi Pandolfini, è a favore del mantenimento della biblioteca nell’attuale sede al Sant’Agostino
Il video dura solo una ventina di secondi. Sufficienti però a rilanciare la querelle sulla biblioteca comunale "Carducci" che il sindaco vorrebbe trasferire dall’attuale sede, al primo piano del Sant’Agostino, per darle nuova vita al vecchio municipio in piazza Matteotti. Nel filmato si vede Vittoria Paiotti pronunciarsi a favore dell’attuale sede e i motivi ci sono tutti: nel 1970, a 24 anni, fu nominata assessora nella prima giunta del sindaco Rolando Cecchi Pandolfini, che ideò la realizzazione della biblioteca. Paiotti è salita al primo piano nonostante i problemi di deambulazione: "Sono venuta a provare il percorso per le persone diversamente abili. Sono arrivata qua perché volevo firmare la petizione: la biblioteca sta bene qui". Il riferimento è all’Unitalsi, che si è detta favorevole a spostare la biblioteca a causa delle barriere architettoniche del Sant’Agostino. La Paiotti non è da sola: anche il "Circolo cultura Pietrasanta" dice "no" al trasferimento.
"Ora – scrivono – abbiamo capito il duplice scopo del sindaco: liberare il Sant’Agostino per fare un museo per Botero e offrire una nuova destinazione al municipio, svuotato dopo il trasferimento degli uffici comunali. Riteniamo che la biblioteca sia bella e funzionante, e certamente gradita ai suoi numerosi utenti. Ha un ruolo decisivo nella valorizzazione del chiostro, oltre ad essere diventata col tempo un centro pulsante di socializzazione, studio e cultura. Senza considerare che il Museo dei bozzetti si è sempre felicemente integrato con le attività della biblioteca. È stata valutata l’idoneità del municipio? Come si fa a sostenere che sarà una sistemazione migliore? Il palazzo semmai potrebbe funzionare da casa della comunità, dove oltre al consiglio comunale possano essere accolte le numerose associazioni culturali e sociali cittadine spesso prive di una sede".
Ma c’è anche chi dice "sì" al trasloco: è il caso di Forza Italia, che si schiera con il sindaco. "Lo spostamento – spiegano – dà la possibilità al Comune di riqualificare due ambienti: il palazzo di piazza Matteotti e gli spazi del Sant’Agostino, da usare per esporre opere d’arte. La nuova biblioteca sarà innovativa e multimediale, potrebbe essere di sostegno alla didattica delle scuole e diventare un centro d’aggregazione per giovani e anziani. Inoltre la biblioteca attuale non è accessibile ai portatori di handicap e non è provvista di bagni. Pertanto diventerebbe molto più inclusiva. Chi attacca questo progetto lo fa per una presa di posizione politica dimenticandosi che l’interesse ultimo è sempre solo quello dei bisogni della collettività".
Daniele Masseglia