DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Biblioteca in municipio, coro di ’no’: "È uno schiaffo alla storia della città". Chiesto un consiglio comunale aperto

L’annuncio del sindaco fa insorgere la minoranza. Levata di scudi per mantenere la sede al Sant’Agostino

L’annuncio del sindaco fa insorgere la minoranza. Levata di scudi per mantenere la sede al Sant’Agostino

L’annuncio del sindaco fa insorgere la minoranza. Levata di scudi per mantenere la sede al Sant’Agostino

Se lo slogan fosse riassumibile in cinque parole non ci sarebbero dubbi: "Giù le mani dalla biblioteca". È una vera e propria levata di scudi quella che vede le forze di minoranza, insieme ad alcune realtà culturali, opporsi al trasferimento della biblioteca comunale "Carducci" dall’attuale sede al Sant’Agostino (nella foto) al vecchio municipio di piazza Matteotti. L’annuncio era stato fatto dal sindaco Alberto Giovannetti, ma la reazione della città, al momento, è di netta contrarietà. L’associazione culturale "Cecchi Pandolfini" chiede un consiglio comunale aperto. "Il sindaco e la sua squadra – scrive il presidente Fabio Simonini – si aprano a un confronto serio su temi che incidono sulla fisionomia della stessa Pietrasanta nel presente, ma soprattutto nel futuro, in maniera determinante. Le mura del complesso del Sant’Agostino sembrano ideali per la sala lettura, la biblioteca e per continuare ad ospitare gli uffici culturali anche a fini di mera rappresentanza. Gli spazi individuati nel municipio sono davvero adeguati?".

Si mobilitano, come detto, anche la forze di minoranza, dalle quali arriva una sonora bocciatura al progetto della giunta. "Trasferire la biblioteca nell’ex municipio – dice il consigliere di ’Insieme per Pietrasanta’ Andrea Calcagnini – non è solo un errore: è uno schiaffo alla storia, alla cultura e all’identità della nostra città. Venire a conoscenza di queste scelte importanti per il nostro territorio da comunicazioni non ufficiali è inaccettabile. Una scelta che tradisce il cuore pulsante di Pietrasanta e che appare dettata dalla necessità di riempire un edificio ormai svuotato di funzioni. Se davvero l’ex municipio dispone di tanto spazio – conclude – potrebbe essere destinato ad altre attività utili, come spazi per associazioni, giovani e un ampliamento dell’area di consultazione dell’archivio storico". Pollice verso, infine, anche dal Pd attraverso l’Unione comunale e il gruppo consiliare: "L’attuale sede della biblioteca, nel cuore del centro storico, è parte integrante dell’identità della nostra città, un luogo suggestivo e ricco di valore storico, culturale e artistico grazie anche alla vicinanza con il Museo dei bozzetti. Chiediamo venga avviato un percorso partecipativo coinvolgendo cittadini, associazioni, giovani e studenti frequentatori della biblioteca, e tutte le forze politiche".