DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Bimbo non dorme per la campana. Disposta la “mitigazione acustica”

Torre delle ore, in attesa della perizia il Comune di Pietrasanta assegna l’incarico. La famiglia aveva chiesto lo stop

Il sopralluogo della ditta verrà fatto insieme all’intervento per sistemare le lancette, visto che da alcuni mesi l’orologio è indietro di dieci minuti

Il sopralluogo della ditta verrà fatto insieme all’intervento per sistemare le lancette, visto che da alcuni mesi l’orologio è indietro di dieci minuti

Pietrasanta (Lucca), 29 aprile 2025 – Il verdetto è ancora tutto da scrivere e a farlo sarà il perito nominato dal tribunale di Lucca. Ma il contenzioso giudiziario scoppiato un anno fa tra una famiglia residente in piazza Duomo e il Comune a causa della campana della Torre delle ore che non fa dormire uno dei loro figli, segna una possibile luce in fondo al tunnel. L’ente ha infatti affidato a una ditta genovese un intervento di “mitigazione acustico-ambientale” dell’orologio, per un costo complessivo di 4mila euro, in modo da non farsi trovare impreparata se dovesse essere questa la strada da seguire per chiudere la questione ed evitare l’aula giudiziaria. La ditta in ogni modo verrà a Pietrasanta sia per un sopralluogo sia per la concomitante necessità di una manutenzione visto che da alcuni mesi le lancette del principale orologio del centro storico sono indietro di dieci minuti, come tutti in città hanno avuto modo di verificare con non poco disappunto.

Ma questo è il problema minore, essendoci una causa legale in corso di certo non per i dieci minuti di ritardo dell’orologio. La vicenda della campana è ormai nota: uno dei bimbi della coppia, che ha 8 anni e la cui cameretta confina con la torre, ha sofferto di ripetuti disturbi del sonno – certificati dallo psicologo – a causa dei rintocchi. La richiesta presentata al Comune come proposta conciliativa è di fermare la campana dalle 22 alle 7, cosa che la giunta ha rigettato approvando una delibera per ribadire che lo scandire del tempo da parte della campana è una tradizione cittadina da tutelare. Venuta meno la mediazione, il giudice a quel punto ha disposto il sopralluogo di un consulente tecnico d’ufficio (Ctu) da effettuare alla presenza dei tecnici delle parti (la famiglia e il Comune), consigliando di fare il possibile per trovare un accordo. Le verifiche serviranno a certificare il livello di emissione dei rumori della campana, così come l’insonorizzazione dell’abitazione confinante.

Da qui la volontà del Comune di giocare d’anticipo mettendo sul piatto un intervento di mitigazione acustica che potrebbe salvare, come si suol dire, capre e cavoli. Ridurre l’intensità sonora potrebbe però avere due controindicazioni, ossia trasformarsi in un intervento troppo oneroso per il Comune oppure scontrarsi con i genitori del bimbo se quest’ultimi dovessero restare fermi alla loro richiesta di uno stop notturno delle campane. Il verdetto, preliminare, è atteso nei prossimi giorni.