Forte dei Marmi (Lucca), 7 giugno 2024 – C’è attesa per l’arrivo a Firenze dello sceicco Mohammad bin Salman, 39 anni, presidente del Fondo Pif (Public Investmente Fund) che tra una settimana alloggerà in un lussuosissimo hotel blindato per l’occasione. In realtà il membro della famiglia reale – con un patrimonio totale stimato di oltre 776 miliardi di dollari – aveva inizialmente scelto di soggiornare proprio a Forte dei Marmi, con l’esigenza di stare vicino al mare e in un luogo popolato in estate da arabi. E la preferenza era ricaduta sul lussuoso resort de ‘La Datcha’ di Oleg Tinkov, la struttura color bianco latte sul lungomare, opzionabile unicamente per intero e per una clientela senza limiti di spesa. Il principe saudita infatti si è detto disponibile a pagare 3 milioni di euro per una vacanza di 20 giorni in quella realtà extralusso con la spiaggia annessa, camere per guardie del corpo e servitù e servizi da mille e una notte. Ma la richiesta non sarebbe stata accolta da Tinkov, e così l’erede al trono e primo ministro del Paese ha dovuto ’virare’ su un hotel stellato di Firenze.
Del resto Bin Salman ha diversi amici fiorentini, il più illustre è il senatore di Italia Viva Matteo Renzi. Tanti gli investimenti del capo del Fondo Pif: l’ultimo ingresso del Pif a essere registrato – e comunicato ufficialmente a inizio dicembre – è infatti quello negli hotel 5 stelle Rocco Forte: il 49% per 1,4 miliardi dopo il disimpegno della Cassa Depositi e Prestiti. Rocco Forte Hotels è il più grande operatore di hotel ultra-lusso in Europa con 12 proprietà a 5 stelle, tra cui il Savoy di Firenze, in piazza della Repubblica.
Quello del mattone non è l’unico settore che interessa al fondo saudita: a inizio settembre, in occasione del forum italo-saudita a Milano, è stato siglato un memorandum of understanding tra il ministero delle Imprese e del made in Italy e il ministero degli Investimenti del Regno dell’Arabia Saudita. All’evento hanno partecipato circa 1.200 imprese, alcune delle quali fiorentine, che hanno potuto esporre nella vetrina internazionale i propri prodotti. Oltre alla sua posizione reale, Mohammad bin Salman il 27 settembre 2022 è stato nominato primo ministro da re Salman, assumendo l’autorità esecutiva. Guida un governo autoritario ed è accusato in un rapporto Onu del 2019 di essere stato proprio lui il mandante dell’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi.