
Silvio Nuti su Elianto attraccato in darsena alla banchina Antonini data in concessione a uso gratuito (Foto Umicini)
Viareggio, 17 aprile 2025 – Per chi sale su Elianto il volto dell’imbarcazione, l’accoglienza e il sorriso sono quelli di Silvio Nuti, viareggino, e che ora vive al Terminetto. Silvio Nuti ha studiato al liceo scientifico e si è laureato in biologia all’ateneo pisano. Ripercorrere il suo curriculum è come sfogliare un manuale professionale e didattico dal quale appare chiaro un aspetto che ha guidato la sua attività professionale: l’amore per il mare e per la sua città che ha nel mare una risorsa importante.

“I miei ricordi legati al mare risalgono a quando avevo 5 anni e andavo in barca con Vincenzo, mio fratello e mio zio Danilo: già da bambino, ero piccolo, ero affascinato dal mare e dal mondo che ruota intorno al mare. Mi ricordo che dalla spiaggia di Tonfano, abitavamo lì, salivo su Stella Marina un beccaccino di compesato e sognavo, mi affascinava tutto: gli stabilimenti balneari, il paesaggio. Un mondo che inevitabilmente è cambiato, ma il mare, le emozioni sono le stesse”.
Lei è skipper?
“Si ho preso la patente nautica e a 28 anni sono diventato skipper. E ho sceltodi diventare biologo marino, una professione che mi permette di vivere il mare, l’ambiente marino, di impegnarmi nella difesa dell’ecosistema marino. Sono un libero professionista e faccio consulenze ambientali”.
Si deve a lei uno dei progetti importanti riguardo al mare e in particolare ai cetacei.
“Nel 1999 ho fondato il centro di ricerca sui cetacei: Cetus noprofit, nel Santuario Pelagos. E’ un progetto didattico-educativo dedicato alle scuole e ai turisti. Cetus dal 2000 segue il branco di delfini tursiopi davanti alla costa di Viareggio e della Versilia. Quando con Elianto usciamo in mare aperto e i nostri ospiti vedono i delfini si emozionano, sono partecipi del mondo, sono liberi di esprimersi, provo e sento cose bellissime. Il mare non ha barriere. E’necessario rispettarlo, rispettare l’ecosistema e atternersi alle regole, ma è un universo fantastico”
Passione per il mare, per l’ecosistema marino, Silvio Nuti ha portato avanti in questi anni molteplici impegni: ha organizzato dal 2000 oltre una cinquantina di seminari e convegni su tematiche ambientali di protezione del mare, ha numerose pubblicazioni scientifiche: è un punto di riferimento importante a livello regionale, perchè dal 2007 è coordinatore del Punto Informativo dell’Osservatorio Toscano della Biodiversità finanziato dalla Regione Toscana che ha la sede operativa nei locali del Museo della Marineria “Alberto Gianni”.
Anni di professione a tutto tondo che svolge senza clamore, ma con molta umiltà e che hanno avuto un’altra pagina importante sotto il profilo della solidarietà con la realizzazione del catamarano Elianto che è diventato un altro punto di riferimento per la città e non solo per la città e tal proposito Silvio Nuti annuncia cambiamenti.
Novità in arrivo?
“Fino a oggi abbiamo lavorato con le Fondazioni bancarie toscane che ringrazio per la sensibilità e l’impegno che mettono. Ma nel prossimo futuro questa collaborazione potrebbe allargarsi ad una Fondazione di un’altra regione”.
Se sono rose fioriranno, recita un antico proverbio, ma in questo caso sarebbe meglio dire se sono anemoni di mare fioriranno, e viste le premesse con le quali Silvio Nuti porta avanti i progetti e coinvolge privati e istituzioni pubbliche, gli anemoni sono già sbocciati sul fondo marino.