"Bisogna riattivare l’automedica"

La soppressione dell'automedica a Camaiore suscita preoccupazione tra le forze politiche locali, con Camaiore Popolare che evidenzia la criticità del servizio per una comunità di oltre 30mila persone. La consigliera Lombardi sottolinea la necessità di garantire interventi rapidi ed efficaci, senza compromettere la salute dei cittadini.

"Bisogna riattivare l’automedica"

"Bisogna riattivare l’automedica"

La soppressione dell’automedica a Camaiore ha fatto storcere il naso a diverse forze politiche. Dopo i rimbrotti arrivati dal centrodestra, è il turno di Camaiore Popolare di puntare i riflettori sulla questione. "Si tratta di un servizio essenziale per la comunità – scrive la consigliera Arianna Lombardi –; restano a disposizione dei cittadini solo ambulanze e l’assistenza dei pazienti è affidata a infermieri e volontari, che si trovano a fronteggiare situazioni di emergenza portando sulle spalle anni di tagli a personale e servizi sanitari".

"Non vogliamo svalutare il preziosissimo lavoro svolto ogni giorno da personale infermieristico e volontariato – continua Lombardi –, il punto su cui vogliamo mantenere alta l’attenzione è la soppressione di un servizio importante. Quello di Camaiore è un territorio abitato da più di 30mila persone che comprende più di 20 frazioni, dal mare alle montagne: possono le automediche provenienti dai comuni limitrofi promettere una rapidità d’intervento sicura, efficiente e adeguata? Inoltre, è mai possibile che servizi riguardanti la sanità debbano sempre essere sottoposti a tagli, riduzioni e controllo delle spese al centesimo? La questione arrivata in consiglio comunale grazie alla petizione firmata da centinaia di cittadini e cittadine, ma ancora non sembrano esserci novità. Ebbene, noi non vogliamo che il dibattito sulla questione si spenga – coclude Lombardi –: sulla sanità non si risparmia e, di conseguenza, nemmeno sulla salute e sulla vita dei cittadini e delle cittadine".