
I lavori di riqualificazione in via Mazzini
I blackout che hanno funestato la via San Martino nel corso degli ultimi giorni, sono stati causati dal guasto di alcuni cavi interrati. A darne notizia è E-Distribuzione. "In riferimento alla segnalazione dei disservizi elettrici in zona via San Martino e strade limitrofe, intersezione via Mazzini – si legge in una nota del gruppo – la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione informa che si è trattato di un problema dovuto al danneggiamento di cavi interrati da parte di una ditta terza, che nei giorni scorsi lavorava sulla sede stradale di via Mazzini non per conto del Gruppo Enel".
In base a quanto E-Distribuzione ha potuto ricostruire, "i danni causati inizialmente non avevano compromesso il servizio elettrico, i cui problemi si sono manifestati a ripristino stradale già eseguito, a partire da lunedì sera per poi evolversi in guasto nella giornata di martedì. I tecnici di E-Distribuzione hanno quindi installato un gruppo elettrogeno, in accordo con la Municipale, per ripristinare l’approvvigionamento elettrico ai cittadini, dopodiché è stato predisposto un piano di lavoro per un’interruzione programmata, con preavviso a 24 ore, per la sostituzione del tratto di linea danneggiato. In realtà, l’avviso con orario cautelativo prevedeva l’esecuzione delle operazioni dalle 17,30 con conclusione entro le 21, ma prima delle 18 il servizio elettrico era già ripristinato".
E-Distribuzione comunica inoltre che, attraverso la App IO, i cittadini possono accedere al servizio “Gestione della fornitura” e ricevere aggiornamenti su interruzioni di corrente per lavori di manutenzione sulla rete elettrica. Per segnalazioni relative al funzionamento del sistema elettrico è utile contattare il servizio clienti al numero 803500, attivo tutti i giorni, indicando il codice POD (nel formato IT001E...) dell’utenza riportato nella bolletta elettrica. In alternativa, è possibile utilizzare il chatbot Eddie presente sul sito e-distribuzione.it e la app E-Distribuzione. E sempre online c’è la “mappa delle disalimentazioni”.