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Viareggio, blackout a ripetizione in centro: disagi enormi per attività e residenti

Sale la protesta tra gli abitanti e i lavoratori di via San Martino, senza luce a intervalli di 3-4 ore di fila. La doccia fredda da ‘Amaro’: “Ci tolgono la corrente la sera e lo comunicano la mattina stessa”

Alberto Belluomini, assieme al fratello Daniele è titolare della braceria Amaro in centro

Alberto Belluomini, assieme al fratello Daniele è titolare della braceria Amaro in centro

Viareggio, 6 marzo 2025 – Blackout a ripetizione in via San Martino e aree limitrofe. Ma soprattutto, nessuna indicazione sui tempi di risoluzione dei problemi che causano disagi enormi a residenti e attività. Nella seconda metà del 2024, è successo un paio di volte che la corrente andasse via in modo prolungato, tanto da causare problemi a chi lavora e vive in zona. Da una settimana, però, il fenomeno si è intensificato e di parecchio, con la luce che salta a botte da 3-4 ore.

Alla braceria Amaro, già nel fine settimana, sia sabato che domenica, ci sono stati dei problemi che hanno compromesso il servizio. Lunedì, giorno di chiusura del locale, i disagi sono stati minimi, ma la corrente è mancata comunque: “Abbiamo spostato il giorno di chiusura dalla domenica al lunedì per il corso di Carnevale – spiega Daniele Belluomini, uno dei titolari – e per due ore la signora che si occupa delle pulizie si è trovata a lavorare al buio. So che altre attività hanno dovuto far fronte ai problemi: un negozio non ha potuto usare il Pos e ha dovuto respingere tutti i pagamenti che non fossero in contanti, mentre le attività di ristorazione si sono trovate con i frigoriferi spenti”. Nella giornata di lunedì, il blackout prolungato ha interessato anche il centro diagnostico di via Sant’Andrea. Oltre alle attività, lo scotto della prolungata assenza di corrente è stato pagato anche dai residenti. “Una signora anziana che abita vicino al nostro locale – continua Belluomini – è stata per diverse ore senza luce nel corso della notte, a non ha potuto portare al bagno il marito che non si può muovere in maniera autonoma. Ha dovuto aspettare che aprisse il fruttivendolo che ha vicino casa per farsi aiutare”.

Fin qui, la cronaca del lunedì. Poi arriva martedì, giorno dell’ultimo corso mascherato e di numeri importanti, in termini di prenotazioni, per la braceria Amaro. Se non che, in pieno servizio, poco dopo le 13, la luce salta di nuovo. “Alla fine, a malincuore, abbiamo dovuto mandare via i clienti – racconta ancora il titolare – perdendo una trentina di coperti. Così non possiamo più lavorare, e oggi (martedì per chi legge; ndr) mi sta salendo l’ansia al pensiero del servizio serale. Abbiamo bisogno che qualcuno ci dia una mano: non è possibile dover passare le mezzore al telefono per dei guasti. Se sanno che esiste un problema, devono garantire una squadra di pronto intervento”.

Il fatto è che nonostante i solleciti, il problema non si sa da dove provenga: si parla dei lavori in via San Martino o, in alternativa, di quelli in via Mazzini, con l’asfalto ancora da posare. E si arriva a ieri mattina, quando arriva la doccia gelata. Attaccato alla porta d’ingresso della braceria c’è un foglio della compagnia dell’elettricità che informa che per la sera stessa è programmata la sospensione della fornitura di corrente, fino alle 21.30. “Ma noi abbiamo delle prenotazioni fermate da due mesi, tra cui due compleanni – spiega Alberto Belluomini, l’altro titolare –; non è possibile essere informati di una cosa del genere la mattina stessa. Io che dovrei fare adesso? Chiamare i clienti e dire loro di non venire? Chiedergli di posticipare la prenotazione? E se i lavori alle 21 non sono terminati? Così è oggettivamente impossibile lavorare. Al di là del mancato incasso per un servizio che salta, e che si calcola comunque nell’ordine di qualche migliaio di euro se il locale è pieno, un imprevisto può succedere una volta, due volte a esser larghi. Così stiamo facendo delle figurette e non va bene. Ci devono dire come intendono risolvere il problema”.

 DanMan