I tagli al turnover, "disposti dalla Regione Toscana", rischiano di aprire una voragine negli ospedali dell’Asl Toscana Nord Ovest. Un abisso "che, se non si inverte la rotta, finirà per inghiottire il sistema dell’assistenza sanitaria pubblica" denuncia il segretario del Fials, Daniele Soddu. E (anche) per questo il sindacato ha indetto lo stato di agitazione regionale.
Solo al “Versilia“ "Nel comparto sanitario – entra nel dettaglio il sindacalista –, si registra già una carenza di circa 150 unità tra infermieri, oss, tecnici di laboratorio e amministrativi. E se anche il personale che andrà in pensione nel 2024 non sarà sostituito con nuove assunzioni il rischio, concreto, è che il sistema non sia più nelle condizioni di reggere la pressione e che non venga garantita un’assistenza adeguata". Secondo Soddu l’allarme ha già cominciato a suonare nei reparti nevralgici, come ad esempio i Pronto Soccorso.
"Lunedì – racconta ancora – ho ricevuto numerose segnalazioni dal reparto di emergenza del Versilia, sotto assedio, e così sono andato a vedere con i miei occhi ciò che stava accadendo. C’erano trentasei persone in attesa del ricovero. Pazienti che sono rimasti anche per venti o trenta ore ad aspettare, perché non c’erano letti disponibili, e i reparti, come l’area medica, non riuscivano a dimettere". Si obietterà che il Natale è un momento tradizionalmente complesso, tra la recrudescenza del Covid, per cui anche al Versilia è già stata riaperta la bolla protetta, e l’arrivo dell’influenza. "Ma poi arriveranno il Carnevale, la Pasqua, e ancora l’estate. Un’emergenza continua che manifesta, ormai chiaramente, la fragilità di un sistema che è arrivato al punto di rottura". Intanto per far fronte alla cronica mancanza di personale "Sia i medici che gli infermieri, sempre più spesso restano a lavoro per 12 ore, dunque impiegati per due turni di fila in prestazione aggiuntiva, per coprire la carenza di sostituzioni".
Parla di "limite ingestibile", tra carichi di lavoro e numero di operatori, anche il segretario regionale del Fials Massimo Ferrucci. "Non è possibile continuare, contro le disposizioni contrattuali, con l’uso dello straordinario programmato e l’utilizzo dell’orario di lavoro aggiuntivo per coprire i turni di lavoro. Non possiamo accettare – aggiunge – violazioni del diritto al riposo giornaliero, settimanale, e l’accumularsi di un numero di ferie arretrate a causa della mancato fruizione".
Ai disagi quotidiani dei lavoratori si aggiunge l’amarezza per la decisione della Regione Toscana che, a differenza di altre regioni, ha negato di corrispondere a dicembre l’anticipo dell’indennità di vacanza contrattuale (il contratto collettivo è scaduto nel 2021) prevista dal Decreto legislativo 1452023. "Benché il Governo abbia stanziato le risorse, la Regione, viste le gravi difficoltà di bilancio, ha deciso di non anticipare gli adeguamenti a dicembre ma – spiega Soddu – di spalmarli durante tutto il 2024". E il Fials ha detto no anche al contratto integrativo proposto dall’azienda, firmato solo da Cisl e Uil, "Perché – conclude Soddu – le risorse stanziate vanno a favore di alcune professionalità, e dunque non a premiare il sacrificio dei lavoratori. E il documento lascia ancora insolute questioni come il welfare aziendale o i saldi di produttività".
Per tutte queste ragioni il Fials ha inviato l’istanza di proclamazione della stato di agitazione alla Prefettura di Firenze e alla Regione Toscana "in attesa di un tavolo di confronto".
Red.Viar.