MARTINA DEL CHICCA
Cronaca

E’ caccia aperta ai killer dei cani

Polpette e fucilate: un’escalation da paura in città e Versilia

Alcuni cagnolini (foto di repertorio)

Viareggio, 17 novembre 2017 - LASCIATI sui marciapiedi, perfidamente nascosti tra i ciuffi di erbaccia che crescono oltre l’asfalto. In via Cavallotti, ma anche in piazza d’Azeglio. A prima vista non li noteresti neppure, perché quei bocconcini di carne passano facilmente inosservati. C’è però un filmato, che circola in rete e che focalizza bene quelle polpette da cui spuntano anomale chiazze bluastre. E’ un campanello d’allarme: qualcuno o più d’uno in città, ma non solo a Viareggio, dissemina bocconi di morte. Un crimine vero e proprio, che però rischia di passare inosservato. E impunito. Quest’estate dopo giorni di agonia Elvis spirò. Era uscito col suo padrone nelle Pineta di Levante, l’ultima corsa prima cadere in trappola. Il suo calvario, straziante, fu pubblicato sui social; così la soglia d’attenzione come le denunce pubbliche – nel mirino anche la Pineta di Ponente, la Passeggiata e il Varignano – sono cresciute. Ora sui pali dell’illuminazione pubblica, per le vie del centro, sono comparsi anche dei cartelli fai da te. «Attenzione: esche avvelenate».

Niente di ufficiale; nonostante sia stato allertata anche la Polizia Municipale il Comune per il momento non ha mosso un dito. Non tutti i padroni degli animali vittime di abusi denunciano le brutali violenze subite, perché non è poi così facile far analizzare le esche e quindi avviare un’indagine e aprire un’inchiesta. «Purtroppo – spiega Michela Gemignani, della Lida – arginare questo odioso fenomeno è difficile. Ma non dobbiamo scordarci che siamo di fronte ad un reato, e che in quanto tale deve essere perseguito». Ma quello dei bocconi killer, che ora sta turbando le colline di Pian di Mommio, non è l’unico problema; per le strade della Versilia si consumano tanti odiosi episodi. «Una colonia felina a Montiscendi – racconta ancora Michela – è stata a più riprese colpita dai raid intimidatori, a Seravezza qualcuno si ‘diverte’ a sparare agli animali domestici con una pistola a pallini, a Forte dei Marmi è circolata l’ipotesi di un serial killer dei gatti. Tanti fatti che nascondono una preoccupante crudeltà, che però non ha quasi mai un volto». Di contro, come fanno sapere dal canile comunale, il fenomeno dell’abbandono degli animali è in calo. «Una tendenza positiva – spiegano dalla struttura degli ex Macelli –, sintomo che nella comunità, nonostante tutto, si è sviluppata una sensibilità profonda nei confronti dei cani e dei gatti».