SERENA VALECCHI
Cronaca

Ecco chi è Boris, "l'uomo delle bolle"

L'artista di strada in un video fa un ritratto di sé, racconta la sua vita in Russia da primario in un ospedale fino all'abbandono della patria dopo la fine di Gorbaciov

Boris Egorov

Viareggio, 22 aprile 2016 - Chi è Boris Egorov, l'ex medico russo, conosciuto a Viareggio come l'uomo delle bolle? L'artista di strada in queste ore è diventato tristemente famoso per essere protagonista di un video in cui viene prima minacciato poi bagnato con una sistola da commerciante della Passeggiata. Boris si descrive in un lungo video di 8 minuti girato da Victor Musetti per 'Ritratti', la prima serie web interamente autoprodotta da Agalope Film e visibile su You Tube. "Ognuno di questi video - si legge sulla pagina www.facebook.com/agalopefilm -  racconterà la storia di una persona diversa. Parleremo di persone comuni e di personaggi più conosciuti. Andremo alla ricerca di storie mai raccontate e di punti di vista inediti su argomenti già noti. D’ora in poi sarà una nostra piccola finestra sul mondo".

La prima puntata è dedicata è Boris: la nascita in Russia, 60 anni fa, l'univesità, gli studi in medicina, l'abbandono della sua terra, nel '96 per mancanza di soldi, l'arrivo in Italia. Una vita fatta di stenti ma ripagata allo stesso tempo dall'amore per i bambini, dalla gioia che i piccoli gli donano coi loro sorrisi nel vedere quelle grandi bolle colorate. La paura che l'ex medico aveva, quando viveva in Urss, di essere arruolato nell'esercito.

Era un atleta, Boris, nel suo Paese, uno studente modello che lo ha portato a iscriversi all'università di medicina e successivamente a diventare primario in un dipartimento di pneumologia. Ma con l'arrivo di Gorbaciov  fu costretto, "a causa di mancanza di soldi, lo Stato non ne aveva per pagare gli stipendi, - come racconta lo stesso artista di strada - a provare col commercio".

Nel '96 decide di provare a cambiare vita, cerca di trovarne una nuova in Italia: raggiunge Venezia per prelevare dei soldi che si era precedentemente spedito da Mosca, circa 4mila dollari ma in pochi giorni terminanano. Da allora inizia il suo calvario. Boris da quel momento non ha più un tetto, dorme ogni sera per strada: "Senza soldi - racconta - senza documenti e senza sapere cosa sia la Caritas". Ma l'ex medico non sa neanche una parola d'italiano, e tutto diventa difficile. Non si arrende. E' di tempra forte. Legge e rilegge in italiano "Il Maestro e Margherita", il romanzo di Michail Bulgakov che conosce in russo a memoria.

Impara la nostra lingua da autodidatta, così: leggendo. Questo gli consente di iniziare a fare qualche lavoretto: il fabbro, il badante, l'idraulico, il pescatore, il raccoglitore di chiocciole, il fungaiolo. Ma negli ultimi cinque anni Boris ha scoperto un amore che gli riempie il cuore e le giornate: quello per le grandi bolle che rendono felici i bambini e, in quegli occhioni gioiosi, nel guardarli anche a lui torna la gaiezza, la meraviglia della vita nonostante tutto. Il sogno di Boris? Aprire un centro di correzione della vista per curare le persone affette da miopia e presbiopia con un metodo alternativo da lui brevettato, che prevede esercizi quotidiani di ginnastica degli occhi e l’utilizzo di erbe, ovviamente e curerebbe senza farsi pagare. A lui basterebbero solo un tetto e dei libri da leggere. Del resto da medico ricorda: "La vita somiglia alle bolle di sapone: è bellissima ma prima o poi scoppia".  

serena valecchi