Viareggio, 26 giugno 2017 - Avrebbero imitato alla perfezione anche la mitica borsa Birkin di Hermes, uno degli oggetti del desiderio delle signore-bene. E avrebbero messo in piedi un giro d'affari da milioni di euro, proponendo a prezzi comunque alti (18mila euro) oggetti di moda falsi che, se veri, hanno un prezzo di centinaia di migliaia di euro.
Con l'arrivo dell'estate si intensifica il controllo del falso, soprattutto in Versilia. E proprio da uno di questi controlli la Guardia di Finanza è risalita a quella che sembra un'importante filiera. Sotto sequestro 147mila pezzi per un valore allo smercio di vari milioni di euro. Tutto è cominciato dai controlli a un venditore: aveva oggetti imitati alla perfezione, di alta fattura. I militari si sono insospettiti. Da qui hanno riavvolto il filo. Un commercio che si sviluppava, secondo le accuse, tra Toscana e Lombardia. I militari sono risaliti a un appartamento a Milano, nel quadrilatero della moda, in un palazzo abitato anche da vip: nell'appartamento era stato organizzato un vero e proprio showroom. Sette le persone finite agli arresti domiciliari. Si tratta di pellettieri artigiani toscani.
Tra le griffe falsificate, Hermes, Louis Vuitton, Chanel, Balenciaga, Gucci, Prada, Cavalli e Céline.
L'inchiesta, coordinata dal pm Ester Nocera di Firenze, è denominata 'Himalayan'. Tredici in tutto le ordinanze di perquisizione che hanno interessato cinque abitazioni, quattro opifici di produzione, confezionamento e stoccaggio di prodotti di pelletteria di alto pregio. Secondo le indagini della GdF facoltosi acquirenti sono disposti a spendere cifre importanti per prodotti falsi ma di alta manifattura italiana, cioè molto simili agli originali. Tra gli esempi, i 18mila euro a cui era appunto venduta la borsa 'Birkin'