FRANCESCA NAVARI
Cronaca

Borse false di laboratori autorizzati In vendita al mercato di Forte

La Guardia di Finanza ha sequestrato ben 50mila accessori lusso prodotti in opifici fiorentini. Denunciate per associazione a delinquere 14 persone, tra cui la coppia di ambulanti che arrivava in Versilia

Borse false di laboratori autorizzati In vendita al mercato di Forte

di Francesca Navari

Un giro vorticoso di accessori lusso contraffatti realizzati dagli stessi laboratori incaricati dalle case madri e che finivano...sui banchi del mercato in Versilia. La guardia di finanza ha smantellato un’associazione per delinquere dedita alla produzione e alla vendita di pelletteria di lusso contraffatta: denunciati 14 soggetti, sequestrati 50mila articoli falsi e beni per circa mezzo milione di euro. I militari del comando provinciale di Lucca, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Firenze – Direzione Distrettuale Antimafia, hanno portato a termine una complessa indagine che ha regalato clamorosi colpi di scena vista la produzione, commercializzazione e ricettazione di prodotti di pelletteria di alto pregio che venivano esportati e rivenduti, come originali, anche in vari Paesi d’Europa, America e Asia. Le indagini sono iniziate proprio dall’attività delle fiamme gialle di Viareggio che hanno individuato uno dei punti di sbocco di tale giro illecito: tra gli indagati infatti due ambulanti fiorentini – moglie e marito – con posteggio all’ambito mercato di Forte dei Marmi e a quello di Viareggio, titolari di un banco di abbigliamento dove era possibile trovare anche borse griffate a prezzi concorrenziali.

Le successive investigazioni – sviluppate attraverso l’analisi di dispositivi informatici, il controllo delle spedizioni internazionali, servizi di osservazione e pedinamento – hanno consentito di ampliare il raggio di azione, individuando numerosi soggetti responsabili di plurimi reati di realizzazione e commercializzazione di beni falsi, oltre che individuare i laboratori nell’area fiorentina dove venivano realizzati e ricostruire le vendite e relative spedizioni di merce illecita dall’Italia all’estero. Infatti una parte dei prodotti in pelletteria contraffatta veniva fabbricata da società licenziatarie delle case di moda titolari dei famosi brand. Tali imprese in sostanza si dedicavano alla sovrapproduzione di beni (detta overruns) con conseguente sottrazione, ai danni delle case di moda, non solo di materie prime necessarie alla fabbricazione, ma anche del necessario know-how (disegni, modelli e brevetti), riuscendo a generare considerevoli guadagni illeciti (con annessa evasione fiscale). Sulla base degli elementi raccolti, la Procura distrettuale antimafia ha predisposto avviso di conclusione delle indagini per associazione a delinquere verso 14 persone (10 di nazionalità italiana per lo più Firenze e Prato, 3 cinesi e 1 marocchino). Sottoposti a sequestro circa 50mila articoli, tra prodotti finiti in pelletteria di alto pregio e accessori delle più prestigiose griffes di moda nazionali ed estere (Gucci, Ferragamo, Louis Vuitton, Chanel, Yves Saint Laurent, Balenciaga, Celine, Givenchy, Prada, Dior, Hermes, Moschino, Bulgari, Burberry, Chloè, Fendi, Boss, Mont Blanc, Valentino, Calvin Klein, Furla, Emporio Armani, Bally, Tod’s), oltre al sequestro preventivo di 1 milione di euro, corrispondente al profitto dei reati. Nel corso della relativa esecuzione sono stati sequestrati anche 150 mila euro in contanti, 2 autovetture e altri beni del valore di oltre 200mila euro.