Botero sarà sepolto in città. La conferma del figlio Fernando: "Questa era la sua volontà"

L’artista riposerà per sempre nel cimitero sulla Sarzanese accanto alla moglie Sophia Vari. Ancora da definire la data dei funerali. Il ricordo della Misericordia e del circolo Fratelli Rosselli.

Botero sarà sepolto in città. La conferma del figlio Fernando: "Questa era la sua volontà"

Botero sarà sepolto in città. La conferma del figlio Fernando: "Questa era la sua volontà"

Bisognerà aspettare come minimo domani per conoscere la data dei funerali di Fernando Botero, l’artista colombiano scomparso venerdì a 91 anni nella sua casa di Montecarlo. Nel frattempo la famiglia ha confermato che la sepoltura avverrà nel cimitero di Pietrasanta, dove Botero, cittadino onorario dal 2001, riposerà per sempre accanto alla moglie Sophia Vari, scomparsa il 5 maggio e tumulata tre settimane dopo in città al termine della cerimonia in Duomo (i funerali si erano svolti invece a Parigi). Ma soprattuto dove la celebre coppia di artisti aveva comprato casa negli anni ’80 in via della Rocca. Ad oggi non è arrivata nessuna richiesta formale da parte della famiglia, né sulla sepoltura né su modalità e tempi del funerale, ma uno dei figli, Fernando Botero Zea, ha confermato che il padre aveva espresso la volontà di riposare per sempre nella Piccola Atene.

Nel frattempo la città continua a rendergli omaggio. Ieri la Misericordia di via Mazzini ha affisso un manifesto sul portone dell’attigua chiesa in cui sono custoditi i due affreschi “La porta del Paradiso“ e “La porta dell’Inferno“. "Ricordiamo con gratitudine il maestro Fernando Botero – si legge – autore degli affreschi che ha donato alla città onorando la nosra chiesa con la sua inimitabile arte". E così il circolo culturale Fratelli Rosselli: "Botero per anni si è avvalso, per la realizzazione delle sue opere, dei nostri valenti artigiani del marmo e del bronzo. Per questo nel ’91 non esitammo a conferirgli la prima edizione del premio ’Pietrasanta e la Versilia nel mondo’. Il riconoscimento scatenò negli ambienti culturali un aspro dibattito, ma il circolo rimase fermo sulle sue convinzioni col sostegno dell’allora sindaco e nostro indimenticabile socio Moreno Giovannini".

Daniele Masseglia