Le maxi giraffe, le pagode di rafia e i richiami espressamente afro sono ormai sinonimo della vacanza deluxe. Basta pronunciare la parola ’Twiga’ per accendere un immaginario di lusso e serate con bottiglie di champagne portate al tavolo con le scintille. Si gira pagina: Flavio Briatore – che da sempre ha legato il suo nome a quella spiaggia – intende lasciare e già sarebbero piovute tre offerte, due delle quali da fondi internazionali, mentre la terza porterebbe la firma di impegno di Leonardo Maria Del Vecchio, uno dei sei figli del fondatore del colosso di occhiali Luxottica. Il rampollo della holding di famiglia infatti da tempo ha allargato i propri confini di investimento acquisendo il ‘Le Carillon’ a Paraggi e il ‘Franco Mare’ a Marina di Pietrasanta che dalla scorsa estate è il lussuoso Vesta Mare (alla cui inaugurazione ristrettissima si fece notare la presenza del cantante Fedez, socio minoritario di Del Vecchio jr, assieme al rapper Lazza, della Tubo srl, la società che ha lanciato la bibita Boem). Ovviamente sul tavolo ci sarebbe la vendita di tutti i Twiga club: i due di Montecarlo, quello di Londra e l’ultimo della baia Benjamin a Ventimiglia oltre che il celeberrimo ritrovo di volti dello spettacolo e dello sport localizzato a Marina di Pietrasanta, anche se registrato ufficialmente col nome ’Twiga di Forte dei Marmi’ per assorbire l’allure modaiolo della località ’in’.
L’affare dunque è da capogiro: solo per il beach club della Versilia si vocifera un investimento di 6 milioni che riguarderebbe unicamente la cessione quote di Briatore: l’altro socio infatti, il principe Dimitri Kunz d’Asburgo Lorena, compagno di Daniela Santanchè, che detiene il 33% delle quote, non sarebbe intenzionato a mollare la presa. Il Twiga della Versilia ha un fatturato che supera i 9 milioni e dà lavoro a circa 150 dipendenti. "Noi non siamo a conoscenza di niete – taglia corto il general manager del locale, Mario Cambiaggio – la questione viene gestita da Montecarlo".
Che Briatore intendesse lasciare era nell’aria da un po’, e qualche imprenditore locale aveva preso contatti, ma l’apertura a Forte dei Marmi del Crazy Pizza (decisamente lampo vista la recente chiusura per stop invernale) aveva fatto intendere un rinnovato interesse per lasciar radici sul territorio versiliese. Invece quel ’gioiellino’ spesso oggetto della curiosità dei più per quelle tende affittate a mille euro al giorno, adesso punta ad una ricapitalizzazione, perdendo il suo uomo-immagine. Lui che, nel 2001, lanciò quel nuovo modo di ’fare spiaggia’ assieme all’allora gruppo di amici Daniela Santanchè, Marcello e Davide Lippi e Paolo Brosio.