
Papa Francesco benedice il mattone del cuore simbolo della raccolta dei fondi per l’ospedale di Medjugorje
Pisa, 10 aprile 2015 - Questa volta non era uno scherzo. L’incontro tra Paolo Brosio – il popolare personaggio televisivo e scrittore che da anni si è convertito alla religione e alla preghiera – e Papa Francesco c’è stato davvero. E’ avvenuto ieri mattina a mezzogiorno in Vaticano. Oltre mezzora di colloquio cordialissimo e sincero in Vaticano. E oltre a Paolo Brosio, versiliese di adozione visto che da tanti anni vive a Forte dei Marmi, c’era una delegazione della Versilia composta dalla mamma di Paolo, Anna Marcacci Brosio, e i rappresentanti della onlus ‘Olimpiadi del cuore ’ che si occupa di attività di pellegrinaggio e di sviluppo della religione e della preghiera: Riccardo ed Elena Angioli Benvenutti e Sergio Mazzei. Vale la pena fare un passo indietro. Il 15 gennaio scorso va in onda nel programma ‘Scherzi a parte’ l’episodio realizzato dalle Iene in casa di Brosio a Vittoria Apuana. Una falsa intervista di una troupe di una Tv americana e un’altrettanto falsa telefonata di un imitatore (Leonardo Fiaschi) che si è spacciato per Papa Bergoglio. Brosio cade nel diabolico tranello, si commuove e poi si accorge che era tutta una burla. Ma ha una reazione composta e gli oltre 7 milioni di spettatori del programma si schierano dalla sua parte, lo rincuorano con una serie di attestazioni di vicinanza. La vicenda però colpisce Papa Francesco che qualche settimana dopo fa contattare Paolo Brosio. E’ il 5 marzo, il giorno dell’uragano in Versilia, quando Paolo viene raggiunto dalla telefonata di monsignor Angelo Becciu, sostituto della segreteria di Stato vaticana. «Sua Santità vuole parlare con lei». Brosio è emozionato, capisce che questa volta non è una beffa e viene fissata la data dell’incontro rimasta segreta fino a ieri. Al momento, cioè, in cui l’incontro c’è stato davvero.
Come è andata ce lo racconta lo stesso Brosio. "Un’emozione indescrivibile, un momento che non scorderò mai. Alle 12,30 sono entrato nel palazzo pontificio dell’Apostolato. Ero tesissimo, l’ho ringraziato e lui mi ha messo subito a mio agio. Ho raccontato la mia storia personale, i momenti drammatici in cui sono arrivato a un passo dal baratro poi la mia conversione grazie alla preghiera e alla fede nella Madonna di Medjugorje".
Ma Papa Francesco sapeva già tutto. "Era al corrente della vicenda e anche dell’attività che svolgo con i pellegrinaggi e a favore dei poveri della Bosnia Erzegovina. Compreso l’ultimo progetto che è quello di realizzare l’ospedale nei luoghi mariani. Ho donato ‘il mattone del cuore’ simbolo della raccolta dei fondi che conduciamo e lui l’ha benedetto come ha benedetto la maglietta con la scritta ‘Viva la Gospa’ che in croato vuol dire ‘Viva la Madonna’. Mi ha detto ‘vai avanti con convinzione’".
Poi è stata la volta dell’ingresso di mamma Anna che proprio il 7 aprile ha compiuto 94 anni e della delegazione versiliese. "Ci ha abbracciato tutti – dice ancora Brosio – sembrava che ci conoscesse da una vita. Quando gli ho chiesto se potevo essere presente al suo prossimo viaggio a Sarajevo con la bambina di nome Iva che ho adottato in Bosnia ha detto ‘Affidiamo tutto alla Madonna. Vedremo..."