La satira politica ricompare un po’ nelle quattro costruzioni in concorso di Seconda categoria.
“Voglio una vita decovizzata” di Priscilla Borri. Liberamente ispirato a Vasco Rossi che voleva una vita esagerata. Paradossalmente oggi la vita esagerata che vorremmo ritrovare è una vita decovizzata, finalmente libera dalla paura del contagio, in cui è possibile riabbracciarsi, stare insieme e socializzare come eravamo abituati. La musica non può che rappresentare la vera medicina sociale per riconquistare quella libertà collettiva ormai non più scontata.
“Quinto comandamento” Una sola razza, quella umana di Massimo e Alessandro Breschi. Tre grandi draghi simboli del potere umano, portatori di guerre e distruzione, si battono nel ring della storia. Ma nessuno ne uscirà vincitore. La loro battaglia è un oltraggio al quinto Comandamento: non uccidere. La costruzione è un’allegoria contro quel conflitto inarrestabile tra popoli ed etnie che ancora oggi si combatte.
“La regina del potere” di Marzia Etna e Matteo Lamanuzzi.
A difendere la Banca Centrale Europea, rappresentata dalla grande fortezza rossa, ci pensa il drago Drogon, fido difensore della regina del potere economico: la presidente della BCE Christine Lagarde. La costruzione è una rilettura del Trono di Spade.
“Buffalo Biden” di Carlo Lombardi. Il bisonte, su cui Biden è a cavalcioni, rappresenta la sua promessa elettorale. Tra emergenza Covid, Afghanistan e immigrazione i sondaggi danno in calo il gradimento verso il presidente. Tanti Trump sono pronti a riprendersi l’America cercando di disarcionare Buffalo Biden, il nuovo comandante in capo a guida degli Stati Uniti.