Caffè Roma cucina la tradizione "Riportiamo l’identità sulla tavola"

La scelta di Massimo Ratti: "Il paese si è trasformato ma io mantengo i tavoli in piazza e ambiente per famiglie"

Caffè Roma cucina la tradizione  "Riportiamo l’identità sulla tavola"

Caffè Roma cucina la tradizione "Riportiamo l’identità sulla tavola"

Tra le vetrine delle griffe, angoli di novelle cousine e aperisushi dilaganti, nel cuore del paese si fa spazio pure la cucina locale. A fare una scelta in controtendenza è Massimo Ratti titolare dello storico Caffè Roma che a sottolineare i 20 anni precisi alla guida dell’attività ha completamente rivisto il menù, dirottandolo sulle ricette tipiche: spaghetti alle arselle, seppie in umido, pasta e fagioli, bruschette, ribollita, lasagne, cannelloni e tordelli versiliesi col ragù. E cambia pure la tovaglieria con tessuti color cappuccino abbinati a righe marinare bianche e grigie ispirate ai pasti consumati in spiaggia. "E’ tanto che maturavo questa idea – confessa Massimo Ratti – dopo aver visto il mio paese cambiare radicalmente. C’è chi, purtroppo, dice di non ritrovarsi più nell’attuale trasformazione del luogo. E’ vero che si è persa l’identità per l’ingresso di nuove realtà che hanno indubbiamente cambiato l’offerta di Forte dei Marmi. Per questo ho deciso di rilanciare puntando sulla nostra tradizione: del resto il Caffè Roma è del 1890 e voglio che resti un punto di riferimento per le famiglie, qui la musica si ascolta ma solo di sottofondo e i tavoli vengono apparecchiati in piazza come tradizione impone. Ho rivisto il menù proprio per segnare un nuovo percorso che guarda al passato e alla tipicità. Mia nonna e quella della mia socia Camilla Giusti erano cugine ed erano fortemarmine doc del 1914: anche a loro dedichiamo questo ritorno al passato che, oltre alla formula di bar tradizionale, passa anche dalla proposta gastronomica tra tordelli fatti a mano, pizzette croccanti e pane arabo".

Francesca Navari