Il "Diario di viaggio" pubblicazione di metà mandato dell’Amministrazione Pierucci sta sollevando alcune critiche. Una pubblicazione di oltre cento pagine, con una veste editoriale importante, che riassume i risultati che sono stati raggiunti finora in ogni settore. E se tra la gente c’è chi ritiene la rivista "inutile e costosa", la critica che arriva dall’ex assessora al bilancio Rita Lari (FdI), punta il dito sul costo e i fondi stanziati. "Si tratta – dice Rita Lari – di oltre 18.397 euro per 14.500 copie oltre ad altri 6.000 circa di spese postali, mentre i Il costo del giornalino del 2023 ammontava a 13.000 euro–. Ma è davvero utile? I cittadini lo leggeranno?" Ovvio che dal Comune ci credono e ci sperano. Molti ritengono che quei soldi potevano spendersi meglio: per problemi abitativi dei cittadini appartenenti alle fasce deboli, per realizzare lavori alle strade, tanto per fare due esempoi. Dal Comune si ribatte che il costo è di un euro a copia e ha una legittima funzione.
i.p.