
Pietrasanta (Lucca), 29 maggio 2024 – Si fa presto a dire “din don dan“, magari rievocando giochi e canzoncine dell’infanzia. Perché se hai un bimbo di 7 anni e la sua cameretta confina con la Torre delle ore in piazza Duomo diventa un problema se poi di notte, a causa dei rintocchi, il bimbo non dorme e il giorno dopo a scuola fatica a tenere gli occhi aperti. Figuriamoci assimilare le lezioni o fare i compiti a casa. La famiglia ha provato a chiedere al Comune di sospendere la campana dopo le nove di sera, ma invano. Di fronte all’assenza di risposte, e con in mano il certificato con cui lo psicologo ha attestato la presenza di disturbi del sonno e dell’apprendimento a scuola, i genitori sono passati all’azione chiedendo un maxi risarcimento (si parla di oltre 15mila euro) attraverso l’avvocato Iliana Bartoli di Pietrasanta. La causa giudiziaria può essere però evitata: tutto dipenderà dalla mediazione in agenda il 4 giugno, procedura attivata tramite la “Mediaconciliatio“ di Pietrasanta.
L’obiettivo di questo strumento è evitare, appunto, l’aula giudiziaria e di chiedere al Comune che i rintocchi cessino dalle 21 alle 7. Così a memoria non si ricordano episodi simili legati a uno dei simboli della storia della città, il cui primo mattone fu messo cinque secoli fa, a cui seguirono due di restauri, l’ultimo nel 1806. Per lo meno episodi così gravi da dover ricorrere a un avvocato. L’organismo di mediazione, in proposito, parla di "accertamento del superamento dei limiti di normale tollerabilità delle immissioni rumorose notturne provenienti dal suono delle campane della torre civica delle ore di piazza Duomo". Torre vicino alla quale vive una famiglia con bimbi piccoli, uno dei quali (quello di 7 anni) ha la cameretta proprio adiacente al campanile.
I genitori hanno raccontato delle innumerevoli volte in cui i loro figli si svegliano di notte e di un disagio che li ha spinti a inviare diverse pec al Comune per chiedere un riposo notturno più adeguato. Il silenzio del Comune li ha spinti così a fare causa, con l’avvocato Bartoli che ha deciso di effettuare il passaggio intermedio della mediazione per evitare il ricorso in tribunale. Se la procedura dovesse andar male, la richiesta del maxi risarcimento, supportata dal certificato dello psicologo, andrà avanti. La vicenda, infine, ha visto nei giorni la giunta deliberare l’autorizzazione al sindaco Alberto Giovannetti ad aderire alla procedura di mediazione e di affidare la rappresentanza e difesa del Comune all’avvocato dell’ente Marco Orzalesi.