PAOLO DI GRAZIA
Cronaca

Canadair caduto al Forte, dopo 12 anni il processo ancora non inizia

Giustizia lumaca, un caso emblematico

La commemorazione dei piloti caduti (foto Umicini)

Forte dei Marmi (Lucca), 28 ottobre 2017 - Sembra ancora lontana la verità sulla morte di due piloti del Canadair precipitato a Forte dei Marmi il pomeriggio del 18 marzo 2005. A distanza di 12 anni non è ancora iniziato il processo. Quattro sono gli imputati di omicidio colposo. Ieri infatti è stato disposto un nuovo rinvio in Tribunale a Lucca in quanto il giudice ha ravvisato l’esistenza di un difetto di notifica degli atti a due imputati. Stesso vizio di forma che era stato ravvisato nell’udienza precedente (e perciò già allora rinviata) dello scorso 28 aprile. Il processo è stato aggiornato al 9 marzo 2018: praticamente un anno perso in notifiche degli atti giudiziari. Un ritardo che si somma a precedenti ritardi. Inizialmente infatti la Procura di Lucca per due volte aveva richiesto l’archiviazione del caso addebitando l’incidente sostanzialmente all’errore umano. A distanza di 12 anni, insomma, si cerca ancora la verità con il rischio che il reato vada presto in prescrizione.

Nell'incidente aereo persero la vita due piloti esperti: Stefano Bandini, 38 anni di Teramo e Claudio Rossetti, 44 anni di Siena. Erano impegnati nelle operazioni di spegnimento di un incendio boschivo sulle colline della Versilia. Urtarono i fili della luce e il Canadair andò a schiantarsi contro una casa (per fortuna in quel momento vuota) in pieno centro a Forte dei Marmi.

La loro fu una morte eroica perché – da quanto fu dimostrato – riuscirono a mettere in atto una serie di manovre per impedire che l’aereo si andasse a schiantare contro l’ospedale San Camillo.