Cancogni e Tommasi. Uno spazio dedicato

Lo scrittore e lo scultore verranno ricordati nel viale alberato a Fiumetto. In preparazione la cerimonia.

Cancogni e Tommasi. Uno spazio dedicato

Manlio Cancogni è stato uno scrittore e giornalista italiano scomparso nel 2015 e era legato da rapporto di parentela con lo scultore Tommasi

Sarà intitolato allo scrittore e giornalista Manlio Cancogni e allo scultore Marcello Tommasi, legati da un’amicizia profonda oltre che da rapporto di parentela, lo spazio alberato lungo viale Roma, a Fiumetto, dove si trova la fontana con “Dafne e Apollo”, l’installazione in bronzo realizzata proprio dal figlio di Leone Tommasi. Due grandi personalità del panorama artistico e culturale italiano “che hanno legato lunghi capitoli della loro vita, personale e professionale, a Pietrasanta – commenta il sindaco, Alberto Giovannetti – Cancogni, che alla fine degli anni ‘70 seguì da vicino, sedendo spesso in panchina, anche la squadra di calcio della nostra città, ha diviso il suo tempo fra Stati Uniti e Marina di Pietrasanta eleggendo l’abitazione di Fiumetto come luogo del cuore e, in particolare nei suoi ultimi anni, di residenza privilegiata. L’intera famiglia Tommasi è stata, invece, una sorta di faro per la storia artistica e artigiana di Pietrasanta: dal padre di Marcello, Leone, ai suoi fratelli Riccardo e Luigi, pittore e fonditore, una dinastia che, potremmo dire, nello studio di via Marconi ha scolpito il Novecento". "Almeno due volte a settimana eravamo da Manlio, a Fiumetto – ricorda Ilaria Tommasi, la nipote – ed era incredibile come loro riuscissero a parlare di tutto: arte, storia, letteratura". Sono molte le opere di Marcello Tommasi che si possono incontrare a Pietrasanta: fra queste “La campagna va al mercato”, in piazza del Mercato; “San Giovanni Battista”, alla Pieve di Valdicastello; le 14 formelle in bronzo nel Duomo di San Martino e il “Monumento al Soldato Alleato” in piazza Caduti della Linea Gotica.