Viareggio, 3 febbraio 2025 – Alessandro Ferri con la sua ‘Storia di Carnevale’ vince la 19esima edizione del Festival di Burlamacco e mai, nella storia della kermesse, successo è stato più netto. La sua marcetta, nel segno della tradizione e scritta a quattro mani con due artisti, come Stefano Taddeoli e Sandra Giordano, ha letteralmente sbaragliato la concorrenza conquistando il record di punti della storia, con 9 primi posti e 1 secondo. Per l’ingegner Ferri, professionista affermato con la passione per la musica oltre che Carnevalaro vero, un trionfo meritato, confermato anche dal premio ‘Tony Filippini’ per il miglior interprete, e che arriva dopo 8 tentativi.
“È una soddisfazione enorme - dichiara mentre ancora tiene stretto quel Burlamacco, dedicato a Daniele Biagini e simbolo del successo -, che sognavo da tempo. Finora avevo scritto canzoni più scanzonate, ma questa sentivo che poteva lasciare il segno. Con gli altri autori abbiamo trovato una sintesi perfetta, riportando su carta un omaggio a Viareggio, che fa da sfondo a tutte le storie che crea, siano esse con il sole o sotto la pioggia. Storie allegre, romantiche o tristi, ma sempre indimenticabili“. “Stefano e Sandra - conclude il neo vincitore - sono bravi e vivono il Carnevale da anni. È stata una collaborazione onesta e diretta da entrambe le parti. Una collaborazione che mi ha arricchito molto”.
Dedica finale quasi scontata: “Alle mie tre regine: Valentina, Caterina ed Eleonora. Loro mi hanno sempre motivato a crederci”. Al secondo posto Valentina Lottini con ‘Viareggio sei Carnevale’ di Massimo Domenici. “Sono felice per il 3° podio della mia storia al Festival. Una canzone che mi ha affascinato fin da subito“. Al 3° lo stesso Massimo Domenici con ‘Non finisce mai’. “Sono felice - spiega - anche perché la canzone era un po’ un azzardo con richiami pop e rock. Felicissimo anche per il premio coreografia dedicato ad Aurora Francesconi”.
Premio miglior testo ‘Pierino Ghilarducci’ a Lorenzo Biagini per ‘Nelle maschere’. Sul Festival molto e poco da dire e nel ‘poco’ c’è il rischio di ripetersi. Ogni anno il Movimento dei Carnevalari coglie nel segno, regala lacrime di gioia, lega i vecchi Carnevalari ai nuovi. Doverosi i complimenti al direttore artistico Lorenzo Ghiselli e ai fidi Leonardo Bonuccelli e Marco Martinelli, così come solo applausi all’inossidabile Massimo Ghiselli e a Luca Bonuccelli. Tutti rivisitando Christmas Carol, in salsa viareggina, hanno trasportato il numerosissimo pubblico delle due serate, in un viaggio del tempo fra il Carnevale del passato, del presente e del futuro, riuscendo persino nell’impresa di far riscoprire al sindaco di Viareggio un nascosto amore per la manifestazione. Per finire l’omaggio a chi non c’è più, a Filomena D’Elia e all’indimenticabile Claudio Morganti, che del teatro viareggino è stato, ma sempre sarà, icona.