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Viareggio, 17 febbraio 2015 - UN’OCCASIONE. Un’ora di diretta sui Raitre (14.50 - 15.50); per lanciare il gran finale del Carnevale, per dimostrare che questa festa è ancora un simbolo dell’ingegno italiano, che Viareggio non è solo dissesto. Ma serve la città, serve tutta la sua anima accogliente, serve la partecipazione per rendere viva la Cittadella. L’appello è ai figuranti, perché riempiano con i loro colori i carri; alle mamme e ai papà ma anche ai nonni, perché accompagnino per mano i bambini, dalle 14, nella piazza di Burlamacco. L’ingresso è gratuito. «Non è stato facile e neppure così scontato riuscire ad ottenere questa finestra» confessa il sub commissario della Fondazione Carnevale Andrea Strambi. La decisione di sostituire la classica sfilata sul lungomare con una festa alla Cittadella ha certamente spiazzato la Rai. Che però ha raccolto la sfida, con il pieno sostegno del nuovo caporedattore della sede Rai di Firenze Paolo Pardini: «quest’anno – dice Federico Monechi, che con Marco Hagge da 10 anni conduce il timone – avremo l’opportunità di entrare nelle costruzioni, di mostrarle nei dettagli, di fermarci tra le maschere. La Cittadella è uno scenografia perfetta, certo c’è un po’ d’emozione per questa nuova versione ma nella nostra testa c’è un film bellissimo che speriamo di riuscire a rendere nel migliore dei modi». Sul palcoscenico ci saranno Emanuela Aureli – che ci ricordiamo commossa fino alle lacrime di fronte al Pierrot carcerato di Malfatti – il Mago Cagliostro e lo chef Fabio Picchi. E proprio il fil rouge del buon gusto italiano, ha spinto la Rai ad abbinare il Carnevale con l’Expò. In collegamento da Milano ci sarà la giornalista Cristina Sanna Passino, d’origine viareggina, insieme alla mascherata «Padiglione Italia» di Luca Bertozzi – un costruttore da esportazione per quella dote speciale di modellare la cartapesta e far satira – e allo chef fortemarmino Davide Oldani. E sarà proprio durante uno dei collegamenti con il capoluogo lombardo che interverrà il premio Nobel, e Capum Carri del Carnevale, Dario Fo. «Una bella intervista – spiega Hagge – sul tema della maschera, ma anche della satira. Nel corso della quale saranno proposti alcuni amarcord...». Come quando nel 2000, insieme ai fratelli Cinquini realizzò “La pace”, portando all’attenzione del pubblico il dramma di milioni di bambini che nel mondo subiscono violenze inaudite e che si trovano proiettati in realtà fatte di guerre e dolore. «Dieci anni insieme – dice la regista Maria Pia Ronconi – ma sarà una prima volta. La festa in Cittadella è una scommessa nuova, che verrà intervallata con alcuni momenti del corso mascherato pre-registrati». Parteciperà anche il governatore Enrico Rossi, «che crede nel Carnevale – conclude Strambi – e che ha permesso di non interrompere questa storia». E a telecamere spente proseguirà il martedì grasso, con sfilata fino al rione Marco Polo che ha quanto mai bisogno – dopo il flagello del maltempo – del sostegno della città.
Martina Del Chicca