REDAZIONE VIAREGGIO

"Carnevale a Pasquetta?" "No, troppo tardi"

La proposta di Fabrizio Galli ha aperto il dibattito. E la Passeggiata chiede un incontro alla Fondazione: "Chiudere al massimo il 20 marzo"

La butta là... "E se il Carnevale cominciasse a Pasquetta? Il 18 aprile, pandemia permettendo. Ovviamente". La proposta del carrista Fabrizio Galli attraversa la rete, e le pagine dedicate alla manifestazione. Raccoglie consensi, dubbi, agita dibattiti, discussioni. "Come a Gambettola, sarebbe perfetto" commenta un carnevalaro. "Ma i commercianti della Passeggiata non credo siano d’accordo" risponde un altro. La questione, dunque, è aperta. Troppo presto, troppo tardi. Carnevale fuori tempo, c’è chi dice sì. Chi no. Chi non sa.

Mentre sul lungomare sono già arrivati i plinti per delimitare il circuito di Burlamacco e le intelaiature di palchi e tribune da montare tra piazza Mazzini e il Grand Hotel Royal; la Fondazione si prende ancora un po’ di tempo per valutare come procedere. Il primo corso sarebbe in programma il 12 febbraio, con il picco dei contagi previsto però per il 22 gennaio l’ipotesi di rispettare il calendario originario appare sempre più irreale. Nei piani della presidente Marialina Marcucci, già condivisi con il sindaco Giorgio Del Ghingaro, c’è l’eventualità di ritardare di un paio di settimane la sfilata del debutto, auspicando per la Toscana il rientro in zona bianca. Dunque inaugurare questa edizione giovedì grasso, o al più tardi martedì grasso. Il primo marzo. Nel giro di una o al massimo due settimane la Fondazione scioglierà ogni dubbio, confermando o riorganizzando il calendario del Carnevale ormai alle porte.

Nel frattempo il Centro commerciale naturale della Passeggiata si è riunito - anche per il rinnovo di alcune cariche del direttivo, ancora presieduto da Oreste Bergamini - e ha affrontato l’argomento. La convinzione degli imprenditori - già contrari un anno fa al Carnevale di metà settembre - è che in nessun caso la manifestazione debba essere protratta oltre il 20 di marzo.

"La primavera - spiega in una nota il Ccn della Passeggiata - è infatti a Viareggio un periodo fondamentale per tutte le attività locali poiché i fine settimana e gli eventuali ponti festivi richiamano da sempre turisti da tutta Italia, i quali si ritroverebbero una città chiusa per l’evento più importante". La preoccupazione è che le restrizioni ai pubblici spettacoli possano infatti limitare l’afflusso sul lungomare , come accaduto a settembre quando al Carnevale sono stati concessi soltanto 5mila spettatori. "Sarebbe una situazione surreale che le imprese viareggine non possono certamente permettersi - prosegue il comunicato del Ccn – e le conseguenze sarebbe disastrose: sarà quindi compito dell’amministrazione trovare una soluzione sicuramente sofferta ma che escluda di mettere ulteriormente in ginocchio il tessuto economico cittadino, già provato da due anni di pandemia"

Il direttivo del Centro commerciale naturale si rende disponibile ad un confronto immediato con le istituzioni al fine di proporre soluzioni alternative e soprattutto per contribuire ad una fruibilità ai corsi del Carnevale più sicura e libera da vincoli come sono stati finora. "Pensare ad un Carnevale primaverile – conclude il presidente di Confcommercio, Piero Bertolani – ci spaventa. Le attività della Passeggiata hanno bisogno di questa stagione, che rappresenta per noi il periodo di lavoro più importante dell’anno subito dopo l’autunno. Non possiamo sopportare un altro mese di stop forzato, non sarebbe sostenibile".

Martina Del Chicca