
Un'immagine del Carnevale di Viareggio
Viareggio, 3 gennaio 2017 - Di certi, a oggi, ci sono solo i 300mila euro della tassa di soggiorno che l’amministrazione Del Ghingaro ha deciso di destinare alla Fondazione Carnevale. E poco più. Su questa base – in riferimento ai finanziamenti pubblici – ad un mese dal scoppio del cannone la presidentessa Maria Lina Marcucci sta organizzando la manifestazione. Il contributo regionale? E quello statale, nell’ambito del «Bando Mibact» per la promozione dei carnevali storici? La Regione Toscana ha stanziato 200mila euro per il Carnevale 2017; ma la Fondazione si attende dalla giunta Rossi, stando al bilancio di previsione approvato a settembre, un contributo ulteriore di un milione di euro. Dal ministero della cultura invece tutto tace perfino sui contributi 2016, figuriamoci per quelli 2017. Ed è per questa ragione che la presidentessa Marcucci ha deciso di alzare la voce, e di farlo a nome dell’associazione Carnevalia – che raggruppa di maggiori carnevali italiani –; sperando che l’appello arrivi fino a Roma. «Mancano pochi giorni all’avvio, in tutta Italia, del Carnevale 2017; e – denuncia – ancora non si conosce l’entità dei contributi che gli organizzatori di manifestazioni carnevalesche riceveranno dallo Stato per l’edizione 2016».
Parla, senza mezzi termini, di «ritardo e lungaggine inaccettabile» Marcucci: «Dopo oltre 12 mesi dalla scadenza dei termini per la presentazione delle domande (7 dicembre 2015), il Dipartimento Turismo ha reso noto solo l’elenco dei Carnevali ammessi al finanziamento – 71 in totale, compreso quello di Viareggio –, ma ad oggi non si conosce l’entità dei contributi che saranno destinati a ciascun organizzatore tra quelli ammessi». Non c’è alcun dubbio, il Carnevale è un settore dell’industria culturale e turistica italiana che contribuisce in maniera significativa all’economia del Paese sia in termini di fatturato che in termini occupazionali. «Se da un lato plaudiamo all’iniziativa del Governo per aver previsto, la prima volta nel 2015, un finanziamento finalizzato alla valorizzazione dei Carnevali storici – prosegue la presidentessa della Fondazione – dall’altro non possiamo trattenerci dal manifestare l’assoluto malcontento nel constatare che ad oggi, trascorsi oltre dodici mesi dalla scadenza del bando che, ribadiamo, era finalizzato al finanziamento dell’edizione 2016, ancora non si conosca l’entità del finanziamento assegnato ai progetti presentati. Così come non ci è dato di sapere se il finanziamento è da considerarsi una tantum o fa parte di un progetto di lungo termine, come era stato annunciato».
A Viareggio le spese per l’organizzazione del Carnevale si sono negli anni assottigliate. Quest’anno la Fondazione conta di chiudere il bilancio con 3milioni e 781mila euro. Prevedondo di incassare dal botteghino 1milione e 550mila euro, circa 230mila euro in più di quanto incassato nel 2016 (anno funestato dal maltempo). Ma le certezze sui contributi che arriveranno dagli enti pubblici, necessari per chiudere i conti in pareggio, sono davvero poche. Da questa riflessione nasce l’appello affinché il Carnevale entri a far parte, a pieno titolo, dei settori destinatari di finanziamenti da parte dello Stato. «Ci auguriamo che il Governo voglia presto riconoscere le specificità delle nostre attività – conclude Maria Lina Marcucci – e disciplinare questo settore con misure ed azioni stabili e consolidate che gli permettano di integrarsi a pieno titolo nelle iniziative che fanno grande il settore turistico e culturale del nostro Paese».