DANIELE MANNOCCHI
Cronaca

Carnevale di Viareggio, Allegrucci commosso dopo il trionfo: "Non ci credo"

Così il cane Salù ha incantato la folla. Con la seconda vittoria consecutiva l’artista entra nell’Olimpo dei giganti della cartapesta. Il bacio della moglie

Festa dopo il trionfo (foto Umicini)

Viareggio, 26 febbraio 2023 - Enorme. In piedi sul trattore, le braccia protese al cielo, la folla festante ai suoi piedi. Jacopo Allegrucci sembra enorme, lui che un marcantonio non è. Col carro sferzato dalla pioggia a fargli da quinta, il viso screziato dal trucco dei suoi figuranti che si sono fatti largo per avvilupparlo in un abbraccio, pare proprio un gigante. E ieri un gigante Allegrucci lo è diventato. "Una storia fantastica" ha trionfato nell’edizione 150 del Carnevale di Viareggio, proiettando l’artista nell’olimpo dei più grandi. Alessandro e Silvano Avanzini (due volte a testa), Alfredo e Michele Pardini, Tono D’Arliano, Sergio Baroni: sono i carristi che sono riusciti nell’impresa di vincere per due volte consecutive in prima categoria. Arnaldo Galli alla fine degli anni Sessanta e Renato Verlanti alla metà dei Novanta, irraggiungibili, hanno addirittura calato il poker. Da ieri Allegrucci, che ha bissato il successo del 2022, può sedersi al loro tavolo.

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La storia di Allegrucci è già "fantastica", come quella di Salù che ha incantato tutti con la sua lingua guizzante. Eppure, è ancora (quasi) tutta da scrivere. Non ha ancora compiuto cinquant’anni ed è solo al secondo triennio tra i carri grandi, dopo aver sbaragliato la concorrenza in Seconda Categoria (sei vittorie in tredici partecipazioni; le ultime cinque consecutive). Sei anni, tre vittorie: un gigante. Ma stavolta non era così sicuro di portarsi a casa l’alloro. Tra i ruggiti di un carro in festa, invaso anche dalle maschere di altre costruzioni e di tanti allegrucciani arrivati per festeggiare, al primo abbraccio gli scappa un "Non ci credo". Troppo alto il livello della competizione, quest’anno, per cullare le proprie sicurezze. Se gli era rimasta un po’ di tensione, però, lo spettacolo della sua gente in festa basta a spazzar via le ultime paure. Uno spettacolo di energia, quella dell’inarrestabile Gianni Muzio, e di tenerezza, quella della moglie Monica che arriva di corsa per ritagliare un momento dolce a lei e al suo artista, regalandogli un bacio morbido e macchiandogli lo zigomo col bianco del trucco, mentre le lacrime si fondono.

Jacopo, quanto credeva in questa vittoria?

"Credere fino in fondo non saprei. Ci speravo, quello sì, ma la concorrenza quest’anno era di livello altissimo".

Trionfare per due volte di fila è solo per i più grandi...

"È un’emozione incredibile, solo felicissimo. È tutto talmente bello che potrei anche decidere di smettere domani ed essere comunque in pace con me stesso".

A chi dedica il successo?

"A tutti coloro che hanno reso grande il Carnevale di Viareggio in questi 150 anni. Ai carristi, alle maschere, , a chi ci ha lavorato, a chi si è speso e continua a spendersi giorno dopo giorno per fare di questa manifestazione quello che è, e che l’ha resa celebre, ammirata e amata in tutto il mondo. Il nostro Carnevale è un’eccellenza".

Vincere quest’anno è ancora più bello?

"L’esigenza di fare qualcosa di unico per i 150 anni si sentiva. Si percepiva tra la gente, si respirava in città ed era forte anche tra noi carristi. E infatti i carri in gara quest’anno erano tutti di grande livello".

Adesso per riconoscenza dovrà adottare un cagnolino come Salù.

"Ora penso a festeggiare con la mia gente. Ma da domani ci penserò su".