DANIELE MANNOCCHI
Cronaca

Carnevale, magie di cartapesta. Ora ha un vero museo

Predisposto uno spazio espositivo nell'hangar 16. Ogni anno cambierà l’allestimento con i protagonisti dei corsi

Carnevale museo

Viareggio 19 dicembre 2017 -  E' praticamente ultimata la struttura dell'allestimento, ora non resta che curare i dettagli. Poi, da giovedì, il nuovo ‘Espace Gilbert’, dedicato all’indimenticabile Lebigre, sarà accessibile al pubblico. L’inaugurazione è prevista per le 17 e almeno per i primi giorni l’ingresso sarà libero. «Finché non deliberiamo sul prezzo del biglietto», scherza la presidente della Fondazione Carnevale, Marialina Marcucci. Al di là delle battute, la nuova tariffa (che sarà maggiorata sensibilmente rispetto ai tre euro attuali) sarà comprensiva sia del museo del Carnevale che della nuova attrazione, pienamente operativa da anno nuovo (verosimilmente da lunedì 8 gennaio) e aperta anche ai disabili da fine gennaio, quando sarà montato l’ascensore per arrivare ai piani rialzati.

Il progettp è per la trasformazione dell’hangar 16 della Cittadella, inizialmente adibito a magazzino, in un’attrazione volta a omaggiare il lavoro dei carristi anche nel periodo ‘morto’ del Carnevale, è stato affidato all’architetto Velia Gini Bartoli, aiutata da Enrico Vannucci e dal vicepresidente della fondazione Marco Szorenyi in qualità di ingegnere. «Questa iniziativa nasce per poter conservare parte delle opere d’arte prodotte dai carristi – spiega l’architetto – e valorizzarle nel corso dell’anno». L’allestimento è stato organizzato in modo flessibile proprio per poter essere riassemblato anno per anno. L’unica opera che rimarrà fissa negli anni sarà Josette, la ballerina di Lebigre e Galli protagonista di ‘Scusate se ci divertiamo, balla che ti passa’, opera vincitrice nell’edizione del 2004 e restaurata per l’occasione. Ad oggi, Gini Bartoli ha individuato cinque temi portanti che danno vita ad altrettante scene riprodotte usando i mascheroni: burocrazia, politica, cinema, fantascienza e spazio per i bambini. «Spero che la gente si diverta a vederla quanto noi a farla – continua – La cosa fondamentale è individuare temi e soggetti immediatamente comprensibili».

Per valorizzare ulteriormente le opere è stata introdotta un’illuminazione speciale che rende le scene dei veri e propri palcoscenici aperti allo spettatore. Ma la magia dell’Espace Gilbert non finisce qui: tra primo e secondo piano è stata ricavata una sala nella quale saranno proiettati a ripetizione contenuti multimediali sul Carnevale e al piano sopraelevato sono state sistemate altre due esposizioni: una racconta la storia di Viareggio attraverso il Carnevale sfruttando dei meravigliosi modellini ideati da Mario Neri; l’altra valorizza i migliori manifesti del Carnevale (in questa prima ‘edizione’ ci si ferma agli anni ‘70). «Abbiamo lavorato ininterrottamente da settembre per farci trovare pronti all’apertura – spiega ancora Gini Bartoli – e cercando per quanto possibile di riciclare e contenere i costi». Costi che dovrebbero attestarsi complessivamente sui 70-80mila euro.