Viareggio, 20 agosto 2021 - Le date a cavallo con la stagione balneare, gli ingressi contingentati, il pubblico seduto, distanziato, green-passato... E poi il circuito dimezzato, il problema dell’accesso agli stabilmenti balneari per chi non partecipa alle sfilate ma vuole andare in spiaggia, i controlli sul clienti degli hotel che saranno liberi di circolare in Passeggiata anche senza certificato verde... Sono tante le variabili di questa edizione Universale del Carnevale, che già si scontra con le perplessità delle categorie economiche. E così la Fondazione Carnevale che, in questo momento è al timone di una barca che naviga in acque agitatissime, cerca di trovare una quadra che metta insieme la festa, con la sicurezza e con le esigenze di balneari, albergatori e commercianti.
Ieri il cda della Cittadella ha incontrato il responsabile della sicurezza, l’ingegner Paolo Polvani, "per avanzare delle proposte che – afferma la presidente Marialina Marcucci – pensiamo possano tutelare ogni aspetto. Ma che certamente dovranno avere il placet delle autorità competenti e Polvani sarà, in qualità di professionista e tecnico, il portavoce di queste nostre proposte". Sulla qualità di queste proposte Marcucci tiene il massimo riserbo. "E’ inutile fare proclami adesso per regalare titoli o per far parlare la città, che giustamente vuole avere risposte. L’unica cosa che posso dire – prosegue – è che la prossima settimana Polvani avrà questo incontro ed in base a ciò che gli sarà comunicato ci adegueremo". "Il Carnevale – ribadisce Marcucci – si farà".
Ma come si farà? Categorie economiche, detrattori e appassionati, tutti in questo momento dicono la loro e anche la politica cerca spazio in questa ridda di idee, proposte e distinguo che quotidianamente si rincorrono. Così l’onorevole Riccardo Zucconi , deputato di Fratelli d’Italia, interviene sull’argomento proponendo lo slittamento della manifestazione di due settimane. "Dobbiamo trovare il modo – dice Zucconi – di far convivere la sacrosanta volontà di far svolgere comunque l’edizione 2021, per le ricadute economiche derivanti dalle erogazioni regionali, l’aspetto culturale che vede il Carnevale di Viareggio come simbolo culturale e identitario della città con, dall’altra, le giuste osservazioni delle categorie economiche che non possono e non devono esser danneggiate. Ragion per cui – entra nel dettaglio – ripropongo la riflessione che già feci mesi addietro. Perché non posticipare i corsi di almeno due settimane partendo quindi dal primo sabato di ottobre?". Sulle difficoltà che poi troverebbero i costruttori, riducendo i tempi per realizzare le costruzioni del 2022, l’onorevole conclude: "In questa situazione di massima difficoltà, determinato da questa pandemia che non accenna a placarsi, dobbiamo trovare il modo di salvaguardare la salute pubblica e le attività economiche. Posticipare significherebbe prenderci altro tempo, eliminare i problemi legati alla stagione turistica. E credo non rappresenterebbe un problema per i carristi a cui non verrebbero differiti i contributi economici spettanti".