SERGIO IACOPETTI
Cronaca

Carnevale di Viareggio 2022, i bozzetti dei carri. Sui viali andrà in scena il futuro

Problemi e gioie del domani sono il tema generale delle imponenti costruzioni che sfileranno

La presentazione del manifesto del Carnevale di Viareggio 2022 (Umicini)

Viareggio, 1 novembre 2021 - Sarà il futuro, prossimo, imminente o lontano il tema del Carnevale 2022. Tema ricorrente fra i nove bozzetti dei carri di prima categoria. Pensiamo a quello che sarà del mondo da qui a pochissimo tempo, col rischio concreto di finire sotto zero, come denuncia La Compagnia del Carnevale presentando ‘Reset’ : L’uomo ha perso tempo, risorse naturali e orientamento. Alla deriva galleggia un iceberg, sul quale rimane un’orsa polare. Tra le sue zampe il pulsante di reset, che i potenti della Terra avrebbero dovuto azionare prima di arrivare al punto di non ritorno. Futuro evidentemente non roseo per i bambini come denuncia Luciano Tomei con il suo ‘Il futuro? Un’ipotesi’ : Il consumismo sfrenato, i poteri forti, la corsa agli armamenti, i rifiuti tossici, i grandi drammi sociali: è questo il mondo che vogliamo consegnare ai nostri figli? Un futuro, ma anche un presente, in cui l’informazione è troppo spesso manipolata denuncia Roberto Vannucci con ‘Manipulation’ : La comunicazione può rivelarsi un pericoloso strumento di manipolazione, se usato scorrettamente. Un futuro in cui finalmente venga riconosciuta la parità di genere come asupicano Fabrizio e Valentina Galli (per la giovane si tratta del primo progetto e del primo bozzetto firmato) con ‘Homogeneity’ : Uomini e donne nascono con gli stessi diritti. Nel concreto però ciò resta ancora un miraggio in molti angoli del mondo. Ma la prospettiva è positiva.

Nel domani potremmo aspettarci anche un capovolgimento dei ruoli. Allora perché no; perché non immaginarsi un Achille Lauro papa simbolo di coloro che sono sempre in grado di trasformarsi e rinnovarsi? ’La festa dei folli’ è quello che presenta il campione in carica Luca Bertozzi.

Passando a temi più italici questo futuro vogliamo sforzarci di vederlo positivo anche per questa nostra tanto bistrattata patria ed in questa ottica Alessandro Avanzini presenta ‘Dotti, medici e sapienti’ : un coro di buoni propositi per un paese in affanno, una pioggia di zecchini d’oro per il campo dei miracoli, andrà diversamente? Non c’è trucco non c’è inganno, state certi non temete. L’Italia che riparte ma che non dovrà adagiarsi come la cicala della favola di Esopo. Luigi Bonetti presenta ‘La formica e la cicala’: La formica laboriosa è impegnata in maniera maniacale a procurarsi cibo per l’inverno. La cicala invece passa l’estate a cantare e non se ne cura. Ma la formica non è solo una infaticabile lavoratrice, è anche attenta e scrupolosa nell’utilizzare tutti gli strumenti per rendere il lavoro sicuro e allontanare ogni pericolo. Il futuro che riguarda anche le nostre vite nella quotidianeità.

Quotidianità che il recente lockdown ha sconvolto privandoci dei più piccoli e normali gesti come un abbraccio o un bacio. Proprio al ritorno alla normalità ammiccano Umberto, Michele, Stefano Cinquini e Silvia Cirri con ‘E quindi uscimmo a riveder le stelle’ si torna alla vita. Non siamo più fantasmi invisibili, distanti e senza futuro. La voglia di vivere ci guida verso la rinascita. Alla fine però per affrontarlo col piglio giusto questo futuro incerto bisogna soprattutto esser dei sognatori, come lo era Don Chisciotte, ed è quello che ci invita ad essere Jacopo Allegrucci con ‘Il sognatore’ : Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso. Don Chisciotte si fa portatore di questo messaggio per esortare tutti noi a non arrendersi alle difficoltà. I mulini a vento sullo sfondo rappresentano quel gigante che oggi è la pandemia, ma domani chissà.