PAOLO DI GRAZIA
Cronaca

Carnevale di Viareggio, "Capienza ridotta e posti solo a sedere, una doccia gelata"

La presidente Marialina Marcucci: "Speravamo in deroghe o limitazioni minori. Ma era l’unico modo per dare un futuro alla rassegna"

Marialina Marcucci

Viareggio, 12 settembre 2021 - A cuore aperto, a meno di una settimana dal fatidico sparo dei tre colpi di cannone, Marialina Marcucci, presidente della Fondazione, parla della sua idea di Carnevale Universale. Con tanti dubbi ancora, ma con due granitiche certezze: quella di aver fatto tutto il possibile (lei, il suo staff, i carristi eccetera) per allestire al meglio la manifestazione; e quella per cui Viareggio non poteva interrompere una tradizione secolare.

Presidente, sabato prossimo ci sarà il primo corso. Vi aspettavate così tante restrizioni? "Sinceramente no. Non solo non ce le aspettavamo, ma sono state per noi più che una doccia fredda. Direi gelata, gelatissima. Con la popolazione vaccinata per oltre il 70% speravamo di poter fare una manifestazione con numero ridotto, certo, ma non con solo 5.000 spettatori. E per di più con l’obbligo che stiano seduti. Non ce l’aspettavamo, non lo volevamo e per questo abbiamo chiesto delle deroghe al Governo che al momento non ci ha dato. Ma ci siamo adeguati lo stesso".

Se aveste saputo prima che le condizioni per fare il Carnevale sarebbero state queste, lo avreste fatto ugualmente? "Viareggio senza il suo Carnevale sarebbe una normale città di mare come ce ne sono tante altre in Italia. Invece ha un’eco internazionale. Ed è conosciuta ovunque. Quindi sì. La risposta alla sua domanda è sì. Magari ci siamo sbagliati, questo non lo so, però, in tutta onestà non ce la siamo sentita di interrompere questa tradizione e privare Viareggio della sua manifestazione principe. Abbiamo fatto questa scelta per amore di Viareggio e del suo Carnevale. E solo così, ne siamo certi, garantiamo un futuro alla manifestazione".

Anche a costo, però, di inimicarvi parte della città? In tanti hanno chiesto il rimborso del biglietto già acquistato, mentre alcune categorie economiche paventano addirittura azioni legali... "Io credo invece che in un momento così delicato per l’umanità, abbiamo acceso i riflettori sulla manifestazione e su questa città. Pensate che Lucca da due anni non fa il Summer Festival, pensate a tutte le manifestazioni importanti e storiche che sono saltate. Invece Viareggio ha la forza di andare avanti, pur tra mille difficoltà ad organizzare un evento di questo genere con tutti i paletti messi per rispettare le norme anticontagio. E credetemi è stato uno sforzo enorme di tutti, della Fondazione, dei carristi, di tutte le componenti del Carnevale. Certo ci dispiace che una categoria economica non veda in tutto questo un’opportunità da cogliere. Sicuramente hanno le loro ragioni e le capisco, ma avrei preferito vedere un maggiore spirito di comunità come riscontrato con i balneari, ad esempio, o gli albergatori".

Le tante limitazioni imposte, il numero basso di spettatori e l’obbligo di restare seduti inevitabilmente condizionerà la manifestazione. Che Carnevale crede che sarà? "Sarà un Carnevale di speranza. Ci conforta il fatto che tante persone giornalmente telefonano in Cittadella per chiedere informazioni. Speriamo che si traducano anche in presenze negli alberghi della città. Ma sarà anche, vedrete, un bel Carnevale. Uno spettacolo diverso da quello solito, ma ugualmente uno spettacolo. E ci saranno anche degli eventi collaterali con il Burlamacco d’Oro e Ondina d’Oro che impreziosiranno la manifestazione".

Che umore si respira oggi in Cittadella? "Ora c’è un po’ di allegria. E di fibrillazione. Non vediamo l’ora di cominciare dopo i tanti sforzi e sacrifici che abbiamo sostenuto. E’ stata un’organizzazione complessa, abbiamo lavorato in condizioni difficili, ma siamo contenti di aver creato le condizioni per non fermare il Carnevale".