MARTINA DEL CHICCA
Cronaca

Carnevale di Viareggio, primo podio dei carri: nella “tempesta” perfetta ballano i nonni e Maria

Dopo il debutto dei giganti in Passeggiata ecco la classifica provvisoria. Grazie all’agenzia Comunica Italia raccolti 1.854 pareri sui carri grandi. Pochi punti separano le nove costruzioni, la corsa al premio Valleroni è iniziata. Con un’indagine telefonica vengono raccolte le impressioni dei viareggini e dei versiliesi

Viareggio, 15 febbraio 2025 – Un’edizione che accontenta tutti: chi aveva nostalgia della satira “dura e pura“, e chi invece cerca l’emozione “viva“ negli occhi di un mascherone. Quelli che chiedono solo un sorriso, “perché non dimentichiamoci che questa è una festa”; e anche chi reclama un pensiero profondo, “perché è una festa sì, ma che ha la forza di parlare al mondo”.

Leggeri o impegnati, frivoli o critici; in questa edizione i carristi hanno pizzicato tutte le corde del Carnevale. E sarà anche per questo che le opinioni sulle costruzioni in concorso – discusse al bar, in ufficio, fuori da scuola aspettando l’uscita dei figli, a tavola con gli amici durante la pubblicià di Sanremo... – si dividono. Quest’anno più che mai.

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“La tempesta” dei Lebigre - Roger guida la prima classifica popolare provvisoria realizzata con l’agenzia Comunica Italia che da 25 anni realizza il sondaggio telefonico per La Nazione (Foto Umicini)

E allora attraverso il sondaggio telefonico che La Nazione propone da venticinque anni con il supporto tecnico dell’agenzia Comunica Italia – e che alla fine assegna il premio Aldo Valleroni al carro più votato dalla gente – iniziamo a testare gli umori generali.

E in questo primo giro di telefonate (su 3.946 tentativi, sono state raccolte 1.854 le classifiche) “La tempesta“ dei Lebigre - Roger spazza via, insieme ai mali del mondo, anche la concorrenza.

La sciamana merita infatti il primo posto per 267 utenti, ovvero il 14.4% dei votanti. Nella prima classifica provvisoria conquista il secondo piazzamento, con 254 voti e il 13.7% delle preferenze, “Nuova generazione... Balliamo sul mondo“ di Roberto Vannucci, che celebra la rivincita della terza età e la vita in tutte le sue stagioni. A chiudere il podio (provvisorio, lo ricordiamo) è invece “La grande condottiera“ di Luca Bertozzi, con Maria De Filippi che, sul trono del “biscione“, insieme alla sue creature mitologiche ha raccolto 230 preferenze, pari al 12,41% dei votanti.

Al quarto posto, ma la strada è ancora lunga, il campione in carica Jacopo Allegrucci con “Il mostro ha paura“, un carro contro l’emarginazione sociale che vive nel pregiudizio, che ottiene 218 preferenze (ovvero l’11,76%). Appena sotto, con 206 voti, arriva “Social“ dei fratelli Massimo e Alessandro Breschi, con il mascherone che esce dall’isolamento virtuale e rimette, letteralmente, piede sulla terra riconnettendosi con il mondo reale. Segue, al sesto posto, con 194 voti, “La felicità è come una farfalla“ con cui Luigi Bonetti descrive l’inafferrabilità del “piacere assoluto“ e l’ebrezza che si prova nel rincorrerlo.

Chiudono la classifica (corta al momento) le tre costruzioni che, più di tutte, hanno rotto schemi e convenzioni. E dunque al settimo posto, con 182 voti, l’opera scomponibile “Come tu mi vuoi“ di Umberto, Stefano, Michele e Jacopo Cinquini che affronta, senza filtri, il tema dell’omologazione ai canoni di una perfezione che non c’è. Con 170 voti troviamo all’ottavo posto “Per una sana e robusta costituzione“, con le smanie presidenziali della premier Giorgia Meloni, che segno il ritorno alla satira politica di Alessandro Avanzini. Chiude questa prima classifica, con 133 voti, la papessa di Carlo e Lorenzo Lombardi che in “Sic transit gloria mundi“ sovvertono il potere costituito all’interno della chiesa cattolica.