
Carnevale di Viareggio, la folla per il penultimo corso (Foto Umicini)
Viareggio, 4 marzo 2025 – A spazzar via i coriandoli che ormai hanno invaso l’ingresso di casa, a fare i conti con la bilancia dopo cinque giorni di risotti, pennette, frittini e frittelle del CarnevalDarsena, a riporre la maschera nel cassetto in fondo all’armadio, quello che custodisce i ricordi più assurdamente belli, e a recuperare il sonno arretrato... ci penseremo un altro giorno. Da domani, quando “la Quaresima ci purgherà“. Perché oggi è ancora Carnevale – in un martedì grasso e senza orari come un giorno festivo – e tutto il resto (almeno a queste latitudini) scompare.
E così – superando il maltempo dell’apertura, ballando sotto la pioggia, baciati dal sole, illuminati dalla luna – siamo arrivati anche all’ultimo corso di questa edizione. E il primo che (finalmente) oltre che sui Viali a Mare sfilerà anche nelle case dei viareggini, dei versiliesi e di tutti gli italiani grazie alla diretta televisiva, dalle 15.25 e per un’ora (fino alle 16.25), su RaiTre. Saranno Federico Monechi e Andrea Marotta, con la telecronaca curata dal condirettore della TGR Carlo Fontana, a raccontare al Paese le suggestioni in formato gigante dei carri di prima categoria, con approfondimenti sugli eventi culturali, come le mostre in corso nei palazzi della città, e di spettacolo che hanno caratterizzato questo mese.
Spente le telecamere, il corso, senza interruzioni, proseguirà al suo ritmo naturale. Accompagnato dal battito del cuore di una città intera, che alzerà le frequenze col calare del sole (previsto senza sbavature dagli esperti meteo). In attesa della lettura dei verdetti dei carri e le mascherate che arriveranno in busta chiusa sotto il pennone di piazza Mazzini direttamente dallo studio del notaio, scortati dal vicepresidente della Fondazione Marco Szorenyi, solo quando l’ultimo giurato avrà chiuso la sua classifica.
A quel punto la musica dagli altoparlanti lascerà spazio al silenzio. E poi alla voce di Daniele Maffei che, con Andrea Mazzi, risalendo lentamente le categorie, posizione dopo posizione, sveleranno i trionfatori di questa edizione.
La 152sima: che è già passata alla storia per aver acciuffato, in una sola domenica da incorniciare, l’incasso più alto di sempre. Un milione di euro. E che comunque vada, al di là dell’insindacabile giudizio dei giurati scelti dalla Fondazione (e ancora avvolti dal mistero), ha consegnato alla memoria della manifestazione tutte opere, da quelle piccole a quelle pachidermiche, di grande livello. Per il coraggio di recuperare il linguaggio della satira come strumento critico e di denuncia, per l’ardire dei movimenti che ormai sfidano le leggi della fisica, per l’eleganza dei profili dei mascheroni, per la forza comunicativa ed espressiva che hanno raggiunto le coreografie.
E sopra questo patrimonio – di idee, di ingegno, di persone – il cielo di notte si accenderà con l’arcobaleno dei fuochi d’artificio. Ad illuminare la festa dei vincitori, i baci degli innamorati, la malinconia dei carnevalari che monta con l’ammaina bandiera.
A questo punto, attraversando il Canale Burlamacca, ci sarà tempo ancora per un ultimo salto verso l’alto con “Le mi’ nonne“, per molleggiare su un “Twist dei ragazzi“, per dondolare ancora una volta sulle note di Malfatti e del “Mi’ riordo“. Per farsi travolgere ancora dall’esagerata frenesia del CarnevalDarsena di via Coppino, e salutare anche questo Carnevale.
Carnevale che domenica vivrà il suo epilogo con la cerimonia di premiazione in programma dalle 16 in piazza Mazzini.