FRANCESCA NAVARI
Cronaca

Arriva il caschetto intelligente per il tele soccorso in emergenza

Sperimentazione a Stazzema. I soccorritori potranno utilizzarlo in contatto col medico del 118. Lo strumento innovativo Rec Visio è studiato e progettato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Uno degli obiettivi è abbattere i tempi di percorrenza dell’ambulanza in caso di emergenza in montagna

Stazzema (Lucca), 3 ottobre 2024 – Arriva il caschetto intelligente per il tele soccorso in emergenza e per abbattere i tempi di percorrenza delle ambulanze nelle zone di montagna. La derivazione è aereonautica: sul davanti una telecamera di ultima generazione mentre sulla parte posteriore un dispositivo elettronico (con una batteria) che funziona come fosse un cellulare. E’ il caschetto Rec Visio studiato e progettato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa consegnato alla pubblica assistenza di Pontestazzemese. per gli operatori dell’ambulanza. Per ogni chiamata di soccorso, in concerto con la centrale del 118, verrà deciso quando sarà opportuno l’uso di questa tecnologia, con la quale il medico di servizio della Centrale Operativa 118 potrà assistere in tempo reale all’intervento dei soccorritori dando le opportune indicazioni. Questa novità rientra nel progetto Proximity Care, progetto finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, realizzato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa in collaborazione con Asl Toscana Nord Ovest, Fondazione Monasterio, Regione Toscana, i comuni delle aree interne di Alta Versilia e Valle del Serchio e gli enti di terzo settore del territorio. A consegnare il caschetto “RecVisio118” sono stati il professore Pietro Castoldi e la ricercatrice Anna Lina Ruscelli del Centro interdisciplinare Health Science della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Presenti il vice sindaco di Stazzema Alessandro Pelagatti, la presidente della pubblica assistenza di Stazzema Elisabetta Belloni, la responsabile del 118 dell’ospedale Versilia Giuseppina Dal Pino, e la coordinatrice degli infermieri del Versilia Silvia Papini.

“Il caschetto – spiega il professor Castoldi – sfrutta la tecnologia di rete mobile del cellulare: ha infatti installata una scheda sim per la tecnologia 4G. Il casco si accende con un pulsante che dà in automatico avvio alla video-chiamata alla centrale del 118, così l’operatore può soccorrere avendo le mani libere. Il medico, da un monitor pc dalla centrale del 118 del Versilia può assistere e parlare con il soccorritore (in cuffia) in tempo reale, fornendo indicazioni dettagliate. Il caschetto ha una autonomia di circa 2 ore e quindi può essere utilizzato per tutto l’arco di una giornata (considerando che viene acceso soltanto per negli interventi in cui è richiesto l’uso). A fornire il caschetto sul quale la Scuola Sant’Anna di Pisa ha poi lavorato ed eseguito le modifiche è stata la società NVolo di Capannori.

Il caschetto, con telecamera e torcia, è da considerarsi tuttavia ancora un prototipo: i ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa accolgono infatti le indicazioni dei soccorritori coinvolti nella sperimentazione per migliorarlo. “Non si sostituisce certo alla presenza fisica di un medico – commenta il vicesindaco Pelagatti – ma faciliterà alcune procedure come ad esempio l’invio dell’elisoccorso Pegaso, migliorando la gestione del soccorso e dell’emergenza nei confronti dei nostri cittadini”.