REDAZIONE VIAREGGIO

Case Erp alla Migliarina: "Non si tocchi il parco"

Il Pd e i verdi bocciano il progetto: "L’emergenza abitativa non si risolve così". E propongono: "Ristrutturate le case popolari adesso sfitte e inutilizzabili".

La protesta dei residenti nel parco pubblico Baden Powell alla Migliarina

La protesta dei residenti nel parco pubblico Baden Powell alla Migliarina

La protesta dei cittadini della Migliarina che non vogliono alloggi popolari al posto di un parco e di un’area a verde diventa un caso politico a sinistra. La contestazione non riguarda tanto quella di fare alloggi popolari (ci mancherebbe), quanto quella della scelta del luogo. Preoccupazione viene espressa dal Pd viareggino che invita a ristrutturare alloggi già esistenti prima di realizzarne altri in aree verdi. "Questa scelta – dicono i vertici locali del Pd – appare discutibile, poiché in città esiste già un numero significativo di abitazioni popolari non assegnate o in condizioni di degrado che necessitano di interventi di ristrutturazione". Il Pd riporta che secondo i dati dell’Osservatorio Sociale della Regione Viareggio dispone di 50,9 alloggi Erp ogni 1.000 famiglie. "Un dato – spiegano – ben superiore alla media regionale di 30,3. Ciò indica un patrimonio Erp ampio rispetto alla media toscana, ma molti di questi immobili, concentrati per circa il 75% al Varignano, sono vuoti e necessitano di riqualificazione. Invece di investire risorse per rendere abitabili questi alloggi, il Comune ha scelto di sacrificare ulteriori aree verdi".

Anche i verdi a livello regionale si scomodano per analizzare la situazione viareggina. "Riconosciamo l’impegno del Comune di Viareggio per affrontare l’emergenza abitativa, ma questa decisione va in netta controtendenza rispetto alle politiche di sostenibilità e tutela del territorio che dovrebbero guidare l’urbanistica delle nostre città in questa difficile epoca". Così in una nota Eros Tetti, portavoce di Europa Verde Toscana - Alleanza Verdi Sinistra. Europa Verde Toscana "sostiene in primo luogo – prosegue Tetti – la proposta avanzata dal Sunia, che chiede un censimento delle case sfitte nella zona per valutare la possibilità di riqualificarle e assegnarle, con il coinvolgimento dei comuni limitrofi". Viareggio, aggiunge poi, ha "bisogno di operazioni di depavimentazione delle aree cementificate per poter affrontare i fenomeni climatici estremi sempre più frequenti, legati alla crisi climatica, che mettono a dura prova il nostro territorio".

I verdi invitiano pertanto la giunta Del Ghingaro "a riconsiderare questa decisione e a valutare soluzioni che coniughino il diritto alla casa con la tutela dell’ambiente, investendo in edilizia pubblica sostenibile e nel recupero di spazi urbani già degradati".