C’è ancora una speranza per il Baccanale

Il direttivo di via Coppino si prende altro tempo per decidere sul rione: "Ma per noi il Carnevale non può avere distanze"

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Questione di giorni, e sulla banchina Maria Luisa di Borbone sarebbero approdate le cucine della “Trabaccolar Cooking“. Sui terrazzi di via Coppino avrebbero cominciato a danzare le bandierine colorate. I palchi per le orchestrine alla Pesa Pubblica, all’Azimut, in via Menini, e poi le riunioni coi gruppi per la cena della mascherate al Palapolpo, l’allestimento del ’Baubare’... Tra pochi giorni in Darsena avremmo cominciato a respirare, col salmastro, aria di Carnevale. Quello improvvisato e sfrenato, quello che frigge, che vive di volontariato e di entusiasmo, che si veste con niente e tanto basta perché sia festa. Il Covid, però, anche quest’anno ha messo tutto in discussione.

Per il momento, infatti, in via Coppino è tutto fermo. Nella riunione del direttivo del Carnevaldarsena - che martedì si è incontrato nella nuova sede di via Paolo Savi - è prevalsa la linea dell’attesa. Lo svolgimento del “Secondo Carnevale d’Italia“ – come lo ribattezzò il presidente Elio Tofanelli, secondo solo a quello dei Viali a Mare – è legato alle decisioni che prenderà il Cda della Cittadella sul programma di questa edizione e alle restrizioni anti-contagio che varerà il governo a fine mese. "Per noi - spiega il vicepresidente del Baccanale, Alessandro Summonti - il Carnevale ha senso solo senza mascherina e senza il distanziamento. Altrimenti non possiamo immaginare il nostro rione". Una considerazione detta e ripetuta negli ultimi mesi, una direttrice netta che segna le condizioni affinché il Carnevale torni, nella sua essenza primordiale, ad abitare la Repubblica di Darsena.

Un altro aspetto di cui il direttivo di via Coppino vuol tener conto, prima di sciogliere ogni riserva, sono le date in cui si svolgerà il Carnevale dell’arte, quello fatto dai carristi, dalle maschere e dalla Fondazione. La presidente Marialina Marcucci è intenzionata a rispettare il programma, con il debutto dei corsi mascherati il 12 febbraio, ma prima di ufficializzare le date aspetta notizie da Roma. "Per questo - prosegue Summonti – anche noi abbiamo deciso di prendere ancora un po’ di tempo. Anche per capire, rispetto al Carnevale, in quale momento si inserirebbe il Baccanale". Ma il tempo, per poter organizzare la festa, adesso è davvero strettissimo. "Saremmo già dovuti partire con le richieste di autorizzazione. Ma siamo convinti che con il sostegno delle istituzioni e lo slancio dei volontari darsenotti questo problema potremmo superarlo facilmente".

Martina Del Chicca