
I Vigili del fuoco mentre eseguono alcuni interventi di bonifica sul tetto del palazzo di via Gioia da cui sono cadute alcune tegole
Viareggio, 14 aprile 2025 – Una situazione di degrado e di pericolo che si trascina da molto tempo e che rischia di causare grossi pericoli per l’incolumità di residenti e passanti oltre che dare uno spettacolo indecoroso a poche centinaia di metri dalla passeggiata a mare cittadina. In via Gioia, storica strada che collega via Buonarroti al viale a mare, nelle prime ore di domenica si è registrato un altro cedimento di un edificio che è ormai cadente. Parte delle tegole del tetto di un’abitazione all’altezza del civico 34 sono finite in strada dove già in passato erano volati pezzi di cornicione.
Il cedimento riguarda una casa che una volta era di pregio ma che da anni versa in pessime condizioni e il rischio è che anche altri parti dell’edificio crollino dopo che anche l’intonaco della facciata è ormai distrutto. Il cedimento è avvenuto alle 3 della mattina di ieri e alcuni residenti sono scesi in strada a notte fonda per capire l’entità di quanto accaduto. E’ stato chiesto subito l’intervento dei Vigili del fuoco e della Polizia municipale di Viareggio.
Con un’autoscala i pompieri hanno bonificato una parte del tetto e del cornicione e ieri mattina via Gioia, che si trova proprio a fianco del Grand Hotel Royal, è stata chiusa al traffico. Facile immaginare la rabbia di chi abita in zona e anche nella parte attigua di viale Buonarroti. In questa zona da poche settimana è tornato ad abitare a Viareggio il dirigente internazionale degli arbitri Pierluigi Collina. La rabbia è alimentata dal fatto che l’amministrazione comunale da tempo ha intimato i proprietari della casa ormai diroccata a compiere i lavori di bonifica e messa in sicurezza ma nulla è stato fatto. Ci sono sulla strada delle transenne che spesso vengono spostate da chi nelle giornate di grande affluenza turistica ha bisogno del parcheggio. Nei primi anni del Novecento lo stabile che ora cade a pezzi ospitava una pensione. Ora è quasi un rudere e si attende un intervento definitivo perché la situazione così non può andare avanti.