MARTINA DEL CHICCA
Cronaca

C’era una volta Puppino L’antenato di Burlamacco Nella rivista dei 150 anni un Carnevale da scoprire

Da oggi in edicola la pubblicazione da collezione realizzata dalla Fondazione. In 128 pagine tutte le costruzioni vincitrici e una serie di documenti inediti.

C’era una volta Puppino L’antenato di Burlamacco Nella rivista dei 150 anni un Carnevale da scoprire

di Martina Del Chicca

In origine furono Puppino, un “tipo di pescatore in chiodara e scroi, con tanto di ciarpone rosso alla vita“, e Marinella, “gaia, folle e spensierata nella grande mareggiata“ del baccanale. Prima di Burlamacco e Ondina, scavando negli archivi storici, si scopre (gli appassionati sicuramente lo sapranno già) che agli albori furono queste le maschere rappresentative del Carnevale di Viareggio. Poi Uberto Bonetti ci ha messo la matita, e da novant’anni e più la storia si è tinta di bianco, rosso e nero. Con una pennellata di blu oltremare. Ma questa è solo una delle chicche raccolte nell’edizione speciale della rivista “Viareggio in maschera“ pubblicata, nel pieno dell’estate, dalla Fondazione Carnevale per celebrare i 150 anni della manifestazione: 1873 - 2023. Un viaggio nel tempo, attraversato in 128 pagine che celebrano tutte le costruzioni vincitrici del concorso, con le descrizioni autentiche dei carristi che accompagnavano i bozzetti. Con le immagini di ieri, a colori originali, e i suggestivi scatti realizzati oggi da Massimo Sestini.

Nel volume – da oggi in vendita al bookshop del Museo della Cittadella e nelle edicole – si ripercorrono poi i luoghi della cartapesta, tutti i manifesti promozionali, l’albo dei premi Burlamacco e Ondina d’Oro e delle canzoni ufficiali, gli aneddoti e le polemiche che hanno animato l’ultimo secolo e mezzo vissuto in bilico tra realtà ed illusione. Come quando, nel 1936, la guerra coloniale in Etiopa e la grave crisi attraversata dall’Azienda autonoma (che aveva gestito le edizioni del 1934 e del ’35) fermarono la sfilata. E i carristi di allora provarono ad opporsi perché il Carnevale lenisce “in buona parte la disoccupazione“ ed “allieva assai le precarie condizioni di tanti commercianti ed industriali“, scrissero in una lettera, 4 pagine, pubblicata per la prima volta sulla rivista.

Un lavoro di ricerca e analisi, coordinato da Andrea Mazzi, con documenti dell’Archivio Storico del Carnevale di Viareggio, dal Fondo Archivistico “Carnevale di Viareggio 1847-2008” del Centro Documentario “Francesco Bergamini” del Comune, dagli Archivi Alinari di Firenze, dall’Archivio fotografico Azienda autonoma di soggiorno Riviera della Versilia della Provincia di Lucca, dall’AFL Archivio fotografico Lucchese “Arnaldo Fazzi” e da donazioni e collezioni private. Di Daniele Maffei invece l’idea di realizzare un medagliere degli artisti del Carnevale dal 1921 al 2023; dove svetta, su tutti, Arnaldo Galli. Che con 19 primi premi e 35 podi guarda tutti da lassù.