C’eravamo (non tanto) amati. Liti e dissapori nella politica cittadina

Duello a colpi di comunicati tra il Pd comunale e le liste della maggioranza che sostiene Del Ghingaro

C’eravamo (non tanto) amati. Liti e dissapori nella politica cittadina

David Zappelli (Lista Blu Del Ghingaro)

VIAREGGIO

"Certi amori non finiscono mai, fanno giri immensi e poi ritornano", canta Antonello Venditti. Chissà. In fondo la vita è una grande commedia sentimentale, dove i protagonisti sono agli antipodi. Una volta lei è snob e lui borgataro. Un’altra volta lui è un figone e lei una vera nerd. Lei è di destra e lui di sinistra. Si disprezzano. E allo stesso tempo provano attrazione. Si sfiorano e si allontanano. Poi si baciano e sboccia l’amore. Altre volte dopo gli ammiccamenti si voltano le spalle e “ciaone“.

Eh, sì. Perché anche la politica, sempre più spesso e ad ogni latitudine (beninteso) sembra seguire un analogo copione. Prendete quello che è successo dopo le recenti elezioni provinciali. La vittoria di Marcello Pierucci ha galvanizzato il Pd. In una nota inviata ai giornali la segreteria comunale dei dem evidenzia come "sebbene la consigliera Chiara Consani sia stata eletta, il risultato delle provinciali ha rivelato crepe profonde nella coalizione, soprattutto a causa delle scelte politiche del sindaco Del Ghingaro, responsabile di spostare l’amministrazione ancor più verso posizioni di destra. Secondo alcune indiscrezioni, queste tensioni interne potrebbero portare diversi consiglieri della maggioranza a considerare il passaggio al gruppo misto, contribuendo così alla fragilità politica della giunta". Del resto poche ore dopo il voto il segretario comunale del Pd, Filippo Ciucci, aveva avvisato: "come Pd di Viareggio siamo convinti che questo risultato possa segnare l’inizio di un nuovo percorso di crescita per la coalizione progressista e di tutto il centrosinistra Viareggio. Chi ha capacità di autonomia e si sottrae ai diktat troverà in noi la stessa disponibilità al confronto e al dialogo che abbiamo dimostrato anche in questa competizione elettorale".

Amorosi sensi. Un’apertura e un invito a ripartire da eventuali “transfughi“. Ma come i protagonisti di storie sentimentali. Ecco che quelli sfioramenti vengono ripudiati: "Sia mai". Così, certi sorrisi si tramutano in nasi arricciati. E fronti corrugate.

Perché "pur comprendendo l’enfasi posta sull’elezione del sindaco di Camaiore a presidente della Provincia, è importante sottolineare che tale elezione è avvenuta senza il sostegno di una maggioranza di partito". Puntualizzano, con qualche ora di ritardo, le liste della maggioranza che governa Viareggio (Lista Blu Del Ghingaro; Progetto per Viareggio; Giovani per Viareggio; Viareggio Democratica). "Ancora una volta – scrivono in un comunicato inviato dal capogruppo della lista Blu, David Zappelli – , vogliamo ribadire l’infondatezza delle insinuazioni su presunte divisioni all’interno della maggioranza che governa Viareggio. Il nostro obiettivo condiviso era il sostegno alla candidatura dell’avvocato Chiara Consani al consiglio provinciale, rappresentante delle liste di maggioranza della nostra città e abbiamo raggiunto pienamente questo scopo, dimostrando la coesione del nostro gruppo".

Ma c’è di più. Come in tutte le commedie sentimentali ecco spuntare l’altro (o l’altra). Come lasciano intendere le stesse liste di maggioranza. "Invitiamo il Partito Democratico e la Lega, come sempre in Versilia a braccetto – scrivono piccati –, a trovare altre modalità per manifestare la propria esistenza: iniziare a farsi delle domande sulle proprie vittorie e sconfitte che siano, evitando illazioni prive di fondamento". Scene da un matrimonio, appunto. Verrebbe da pensare. Ma, forse, sono solo cattivi pensieri di cineasti di periferia.

Marco Principini